Stefano Lo Russo correrà per la carica di sindaco nelle elezioni comunali di Torino 2021. Ma chi è Stefano Lo Russo?
Attualmente fa parte del Consiglio d’Area di Formazione dei corsi di Laurea magistrale al Politecnico di Torino. Sempre al Politecnico di Torino è titolare dei corsi “Petroleum and mining geology” e “Geothermal Energy”. Inoltre, compone il Consiglio del Dottorato in Urban and Regional Development.
La carriera politica di Stefano Lo Russo
Nel 2006 è stato eletto in Consiglio Comunale nella lista dell’Ulivo. Nel 2011 venne rieletto nella lista del PD e diviene capogruppo in Sala Rossa. Durante il suo secondo mandato, nel 2013, fu nominato Assessore all’Urbanistica e alla Pianificazione strategica.
Alle successive elezioni amministrative nel 2016 risultò il più votato; rieletto di nuovo in Consiglio Comunale nelle liste del PD, assunse nuovamente il ruolo di capogruppo consiliare.
Dal 2015 è Presidente della Commissione Politiche Abitative, Urbanistica e Lavori Pubblici dell’ANCI nazionale.

Insomma, il curriculum politico di Stefano Lo Russo, è un curriculum di tutto rispetto.
Stefano Lo Russo guarda al futuro di Torino
Il programma presentato da Stefano lo Russo è, indubbiamente, un programma ambizioso. Questo, articolato su sei “assi di lavoro”, si prefigge di andare a toccare e migliorare i temi della salute come bene pubblico primario, del lavoro e dello sviluppo, della sicurezza, della lotta alle diseguaglianze, del rilancio di cultura e turismo e dei temi dell’ambiente, della sostenibilità e dello spazio urbano.
Ma non solo, Lo Russo sa perfettamente che prima di tutto bisogna affrontare l’emergenza sociale causata dal COVID-19. Il candidato è consapevole del fatto che la pandemia ha accentuato le disuguaglianze sociali. In conseguenza a ciò, si è posto l’obiettivo di rimettere al centro dell’agenda la persona e il tema della coesione sociale.
Le battaglie che si è prefisso Lo Russo non si esauriscono alla politica: in un’intervista ha affermato di essere consapevole del problema della scarsa rappresentanza femminile tra i candidati. Nel caso diventasse sindaco, punterà ad avere una vice donna e una presenza femminile nella giunta superiore al 50 per cento. Egli afferma che la parità di genere non è solo rappresentanza politica ma è una sfida più ampia e che vorrebbe lavorare nel concreto per una reale parità di condizioni anche nel mondo del lavoro e a livello retributivo.
Torino 2031. La Città a misura di futuro è un documento che prova a coniugare il presente con il futuro in cui ho raccolto e messo a sistema le mie visioni sulle grandi questioni della Città. Idee e chiavi di lettura che derivano certamente dalla mia storia professionale, dalla mia esperienza amministrativa in Comune ma anche da quello che ho raccolto in tutti questi anni tra le persone e le realtà sociali ed economiche che ho incontrato“
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