L’essere umano è da sempre spinto dalla necessità di muoversi, spostarsi e scoprire l’ignoto. Basti pensare che a partire dal Corno d’Africa è riuscito a conquistare tutto il pianeta. Alla costante ricerca di nuovi strumenti che gli potessero permettere di facilitare l’esistenza, rendendo il mondo a misura d’uomo. Ed ecco che a partire dall’invenzioni della ruota, poi dello sterzo, delle sospensioni e via dicendo, è riuscito a dare alla luce l’automobile (oltre a tutti gli altri mezzi di trasporto esistenti). E allora allacciatevi le cinture e preparatevi a scoprire la storia dell’automobile!
La nascita dell’automobile
L’automobile, intesa proprio come un mezzo che si muove in autonomia, vede la sua prima comparsa alla fine dell’Ottocento. Seppur ancora percepito come un bene di lusso, si va ad aggiungere alla bicicletta, ai carri trasportati dai cavalli e ai treni. Tuttavia, già nel 1769, il francese Nicolas J. Cugnot aveva dato vita al primo veicolo semimovente della storia. Un carro a vapore con tre ruote, costruito per il traino di artiglierie nell’Arsenale militare di Parigi.

In questi anni il motore a vapore vede miglioramenti, tuttavia, non essendo sufficienti, se ne limita l’uso a mezzi più grossi, quali locomotive o navi. Arriviamo al 1858 con il brevetto e la costruzione del primo motore a benzina da parte di Eugenio Barsanti e Filippo Matteucci. Un motore che però necessitava di un perfezionamento, che fu presto realizzato da Karl Benz e Daimler.
Otto, Diesel, Deimler e Benz: innovazione e cambiamento
Nel corso del XIX secolo invenzioni, brevetti e costruzioni si susseguono velocemente in diverse parti del mondo. Un ruolo importante è sicuramente quello svolto dai tre tedeschi Nicholas Otto, Rudolph Diesel e Gottlieb Daimler. Nel 1876 Otto inventa un motore con un ciclo a quattro tempi, che verrà migliorato 16 anni dopo da Diesel con l’omonimo motore.

Saranno poi Daimler e Benz a mettere in pratica queste invenzioni, considerati i padri dell’automobile. Nel 1886, il primo realizza il primo autoveicolo con motore a scoppio a tre ruote, mentre il secondo un veicolo a quattro ruote che però non venne commercializzato. I brevetti Daimler-Benz vengono acquistati anche dalla Francia: Peugeot, Roger e altri. Nel frattempo in Italia Enrico Bernardi costruisce e mette in circolazione la prima vettura a tre ruote, la 3.5 HP, con cilindro a testa smontabile e regolatore centrifugo sulla valvola di aspirazione.
Le automobili nel Novecento
I motori sono diventati i sostituti dei cavalli che prima guidavano le carrozze. Ed è a partire dalla Prima Guerra Mondiale che l’automobile a benzina si afferma. Nel 1903 viene realizzata la prima vettura destinata alla produzione in serie, il modello A, la Fordmobile: composta da due cilindri e capace di raggiungere i 70 km/h.
Gli Stati Uniti e la storia dell’automobile
La storica casa automobilistica di Henri Ford nasce il 16 giugno 1903 a Detroit. Il sogno del fondatore era quello di creare un’automobile non troppo costosa e che potesse essere accessibile alla gran parte delle persone. Il suo maggior successo, infatti, sarà il modello T del 1908: grazie ai rapidi 93 minuti di assemblaggio e alla grande richiesta, ne verranno prodotti 15 milioni di esemplari tra 1903 e il 1927.

Ma facciamo un passo indietro. Torniamo al 1893 negli Stati Uniti con l’importante contributo dei fratelli Duryea, Frank e Charles, i quali costruiscono la prima automobile a gas del paese. A partire da questo momento anche negli States la storia dell’automobile vede un rapido sviluppo. Ed è Ransom Eli Olds a inventare il prototipo per la catena di montaggio a Detroit: la prima automobile prodotta in serie è la Oldsmobile Curved Dash.
Negli anni Settanta i motori si fanno ruggenti e le linee più pulite ed eleganti. Pensiamo alla DeLorean DMC-12, una vera novità sul mercato a partire dal 1985 che divenne famosa in tutto il mondo per la sua apparizione nella trilogia cinematografica Ritorno al futuro di Robert Zemeckis.

Italia: dalla Miari & Giusti alla FIAT
In Italia la prima casa automobilista è stata la Miari & Giusti, fondata a Padova nel 1894. Infatti grazie al contributo di Bernardi, Giacomo Miari e Francesco Giusti del Gardino decidono di costruire un’automobile a livello industriale. Ed è solo cinque anni dopo che subentra la famosissima Fabbrica Italiana Automobili Torino, la FIAT, che in quello stesso anno costruisce e produce l’automobile con la sua firma, la Fiat 3,5 HP.
Neanche una ventina di anni dopo viene costruito lo stabilimento del Lingotto, oggi trasformato in un edificio versatile, tra le cui funzione vi è quella di un centro commerciale. Si tratta di un notevole esempio di architettura industriale a livello europeo, opera di Giacomo Mattè Trucco.
Con la diffusione sempre maggiore dell’automobile, aumenta la richiesta di un mezzo pratico e economico, appannaggio delle classi meno abbienti. Nel 1930 Benito Mussolini chiede esplicitamente a Giovanni Agnelli la produzione di un’autovettura che non costi più di 5000 lire. Ed è proprio di lì a qualche anno che la Fiat Topolino vede la luce.

La necessità di un’automobile accessibile a tutti non si ferma, anzi si accentua con la crisi globale degli anni Novanta.
La storia dell’automobile non si arresta
In continuo sviluppo e alla ricerca inarrestabile del miglior autoveicolo, l’industria automobilistica continua la sua corsa verso la realizzazione di un’automobile per ogni gusto e necessità. Da quelle sportive, da corsa alle utilitarie, più economiche e versatili. L’intelligenza artificiale non si ferma, anzi, trasforma questi mezzi in qualcosa di sempre più indipendente e autonomo, anche dall’essere umano.
Alla ricerca di auto connesse, elettriche, rispettose dell’ambiente. Mezzi di trasporto efficienti, meno fragili e più resistenti all’urto. È inevitabile dirlo, le tecnologie hanno conquistato il settore automobilistico. Telecamere infrarossi, impronte digitali, le automobili ben presto sapranno guidare in autonomia, e il guidatore non dovrà far altro che mettersi comodo e godersi il viaggio.
E per gli appassionati del tema, non vi resta che andare a godervi la storia dell’automobile in prima persona. Come? Recandovi (appena sarà nuovamente possibile) al meraviglioso Museo dell’Automobile di Torino!
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