La storia degli europei di calcio inizia nel 1960, quando, dopo una proposta di Henry Delaunay, da prima arbitro e poi diventato segretario generale della UEFA, prende vita il campionato vero e proprio.
Il torneo ha lo scopo di eleggere la migliore nazionale europea di calcio. La prima edizione si svolse in Francia, nel 1960, proprio per volere di Delaunay che diede anche il suo nome alla coppa, 12 kg di puro argento. Dall’edizione del 2008 la coppa ha subito un leggero restyling per mano della casa forgiatrice Asprey London che ne aumentò la grandezza per sottolinearne il prestigio.

Il campionato, esattamente come i mondiali FIFA, ha una cadenza quadriennale e per accedervi è necessario superare specifiche qualificazioni dove tutte le nazioni europee vengono divise in gironi e si sfidano in partite di andata e ritorno. Con un solo asterisco; la nazione ospitante ottiene la qualificazione d’ufficio.
Il formato del torneo
Dal giorno della creazione il formato del torneo è cambiato tantissimo con gli anni. Dal 1960 al 1976 era solo per pochi eletti e vi partecipavano solamente 4 squadre. Tra il 1982 e il 1992 il numero dei partecipanti per la fase finale si è allargato a 8. La vera svolta è avvenuta però nel 1996 quando si è passati alla formula a 16 squadre, con 4 giorni da 4, quarti di finale e via fino alla finale. Un ulteriore modifica è stata attuata nel 2016 in occasione dell’europeo giocato in Francia, vinto in modo stravagante dal Portogallo; visto il crescente numero di nazionali appartenenti alla lega europea (54) e al continuo miglioramento in termini sportivi e strutturali anche dei paesi in via di sviluppo si è scelto di allargare il torneo, portando il totale dei partecipanti alla fase finale a 24.
Nel 2020 si sarebbe dovuta svolgere la prima edizione del torneo a modello itinerante ovvero senza un’unica, o doppia, nazione ospitante. 13 paesi protagonisti e 13 città diverse: Roma, Londra, Amsterdam, Bilbao, Baku, Copenaghen, Monaco di Baviera, Dublino, Bucarest, San Pietroburgo e Budapest. La pandemia globale di covid-19 tutt’ora in atto ha modificato i piani della UEFA che ha optato per il rinvio di un anno.
Storia degli europei di calcio: Statistiche
Albo d’oro
3 vittorie: Germania (1972,1980,1996), Spagna (1964,1968,2012).
2 vittorie: Francia (1984, 2000).
1 vittoria: Unione Sovietica (1960),Italia (1968), Cecoslovacchia (1976), Olanda (1988), Danimarca (1992), Grecia (2004), Portogallo (2016).
Migliori marcatori all-time
9 goal: Platini, Cristiano Ronaldo.
7 goal: Shearer.
6 goal: Griezmann, Van Nisterlooy, Kluivert, Rooney, Henry, Ibrahimovic, Nuno Gomes.
L’Italia agli europei di calcio
Paradossalmente la nostra nazionale non ha avuto tanta fortuna a livello europeo come a livello mondiale. L’unica vittoria risale al 1968 quando le squadre alla fase finale erano ancora 4. In quell’occasione l’Italia ospitò le finali e vinse il trofeo. Ma nonostante la presenza in squadra di campioni del calibro di Facchetti, Riviera, Riva, Anastasi, Mazzola e Prati gli azzurri fecero molta fatica. La semifinale contro l’Unione Sovietica venne vinta solo grazie al lancio della moneta dopo un deludente pareggio mentre la finale terminò con il punteggio di 1-1 e dovette essere rigiocata.La nazionale riuscì infine a imporsi per 2-0, ma l’altra finalista, la Jugoslavia, dovette rinunciare a moltissimi campioni causa infortuni.
Sfortunata invece nel 2000 quando, nella finale di Amsterdam, la Francia si impose grazie al Golden goal di Trezeguet nei supplementari. Nulla da fare a Polonia – Ucraina 2012, l’Italia dovette arrendersi alla supremazia delle furie rosse, etichettata da molti come nazionale del secolo. Come consolazione nell’edizione 2000 Toldo vinse il premio come miglior portiere cosi come Gigi Buffon nel 2012.