“Papà, lo sai chi è Jack Nobile?”
Mio figlio ha in mano il cellulare. Il suo. La giornata è grigia. Piovosa. Come inizio delle vacanze estive ben poco confortante. Così girella per casa. Nervoso. Guarda un po’ la televisione. Poi la spegne. Poi passa al tablet e al cellulare. Si annoia….
Jack Nobile? No, non credo di averlo mai sentito… chi sarebbe?
Il suo sguardo è stupito.
“Davvero non lo hai mai sentito? Dai papi…. È famoso. Lo conoscono tutti. In tutto il mondo…”
E cosa fa per essere tanto famoso?
“Ma è… un mago. Un grande mago!”
E subito mi fa vedere un video su YouTube.
Bravino, non c’è che dire. Giochi con le carte, con le monete. Con i cubi di rubik che sono la vera passione di mio figlio… Bravino…. Ma per uno della mia generazione che si ricorda Silvan… Altro livello. Altra classe.
Comunque…
Si è bravo. Ma non è un vero mago. È solo un prestigiatore.
Fa il volto corrucciato. Ovvio, per quanto parli un buon italiano, senza inflessioni dialettali marcate, migliore di quello di tanti suoi compagni… certe parole gli risuonano ancora oscure. E certe sfumature gli sfuggono.
“E quale sarebbe la differenza, papi?”
Vedi, un prestigiatore è uno che fa dei trucchi. Molto abile, soprattutto con le mani. Tanto veloce che nessun occhio riesce a scoprire il trucco. L’inganno. Che, però, c’è.
“E non è un mago? Che differenza c’è?”
Vedi, un mago, un mago vero è altra cosa. Non fa trucchi. Non è solo veloce con le mani. Lui… ha la capacità di agire con una… forza interiore. E di intervenire sulle cose. Sugli elementi, soprattutto, il fuoco, l’acqua, l’aria, la terra…. E di… dominarli…almeno così raccontano…
“Perché, papà, sono solo vecchie storie? Non si possono vedere su YouTube?” scuoto la testa. Oggi solo quello che si vede nei video sembra reale. E non solo ai bambini. Ne abbiamo la riprova quotidiana. Tendiamo a credere più a quello che ci viene propinato, video, televisione, social… Che ai nostri occhi. O alla nostra ragione…
Più che storie vecchie, sono racconti antichi. Che ci vengono riportati da libri. Canti in alcuni casi. Leggende…
“Me ne racconti uno?” si è accoccolato per terra, accanto a me. Le gambe incrociate. Mi guarda fisso. Gli occhi sembrano due carboni.
Dunque, raccontano di un Mago, un grandissimo mago che è vissuto molto, davvero molto tempo fa.
Era il consigliere di un re. Un re come non ve ne sono stati altri nella storia. Si chiamava Artù. E lui, il Mago, si chiamava Merlino. Ed era stato proprio lui ad educare Artù quando era un bambino come te. E a salvarlo da uomini malvagi che volevano ucciderlo…
“OK, papi… Questo Merlino era buono. Ma che poteri aveva? Sapeva fare sparire gli oggetti? O cose simili, come Jack Nobile?”
Sapeva fare molto di più. Dunque, ci sarebbero tante storie… ma questa è la più straordinaria. Vedi, Artù aveva raccolto intorno a sé tutti i migliori cavalieri del mondo. Lancillotto, Parsifal, Ogieri il Nero, Bohort…. Sedevano tutti intorno alla sua tavola. La famosa Tavola Rotonda…
“Perché proprio rotonda, papi?”
Perché così nessuno aveva un posto più importante. Perché erano tutti uguali. Tutti diversi, ma ugualmente valorosi…
“Insomma, come gli Avangers dei cartoni…” annuisco.
Sì. Anzi gli Avangers, per molti aspetti, si ispirano proprio ai Cavalieri della Tavola Rotonda. Comunque, un bel giorno, tutti questi cavalieri devono partire. Per andare a fare una ricerca. La ricerca del Santo Graal che era, anzi che è una coppa. Una coppa con dei poteri straordinari…
“E loro volevano quei poteri?”
Beh, più che altro dovevano ritrovare il Graal, perché la Terra stava morendo. Non pioveva più. Sugli alberi non crescevano più i frutti. Gli animali e gli uomini non avevano più da mangiare… E solo il Graal poteva salvare il mondo…
“E poi lo hanno trovato, questo Graal?”
Sì, lo hanno trovato. Tant’è che la Terra è ancora oggi viva. E fertile. Ma questa è un’altra storia…
La cerca era pericolosa dovevano affrontare mostri, Draghi, nemici molto potenti e feroci. E soprattutto dovevano compiere viaggi lunghissimi. Per terra e per mare. E allora chiesero aiuto a Merlino..
“Non c’erano auto e aerei allora, papi?”
No. È accaduto molto tempo fa. Andavano a cavallo. O sulle navi. Ma erano mezzi molto lenti…
Allora Merlino costruì, con la magia, una nave straordinaria. Che poteva navigare velocissima. Sia sul mare che sulla terra. Una nave come mai si era vista prima. E, ad essere sinceri, come mai si è più vista anche dopo.
E con questa…
Gli ciondola la testa. L’appoggia alle mie ginocchia. Ha sonno. Guardo dalla finestra, si è fatto tardi. Mi alzo, e lo prendo in braccio per metterlo a letto. Con fatica. Sta crescendo in fretta e presto…
Mentre gli rimbocco le coperte, socchiude appena gli occhi. Velati…
“Papi, domani mi racconti ancora di Merlino? E di altri Maghi, magari…” si addormenta.
Gli accarezzo i capelli. E sorrido.