Sua Divinità ha surclassato Veltroni, sino ad ora il principale esponente del partito “maanchista”. Negli incontri con gli esponenti politici e poi con i corpi intermedi, Sua Divinità è riuscito a promettere tutto ma anche il contrario di tutto. Potendo comunque contare sul servilismo delle controparti.

Al momento, dunque, l’Italia draghiana sarà europeista ma anche alle dipendenze di Washington; sarà attenta all’ambiente ma anche ai palazzinari che distruggono l’ambiente; metterà fine al blocco dei licenziamenti ma proseguirà anche il blocco dei licenziamenti. Quanto ai partiti, non c’è solo la retromarcia di Berlusconi che ha archiviato la richiesta della Flat tax. Stessa archiviazione anche per Salvini che ha assicurato di concordare con le indicazioni di Sua Divinità. Dunque le tasse vanno bene così come sono, ma anche va bene la libertà di invasione.
Sul fronte opposto Grillo assicura che Draghi è un pentastellato, ma è anche colui che riporterà la Lega al governo nonostante il parere dei 5 Stelle che vedono in Salvini e Berlusconi i nemici dell’ambiente. Ma anche per imbarcare Renzi – il grande manovratore dell’operazione voluta dagli Usa – non mancano i malumori. Problemi analoghi per il Pd che ha sempre odiato il sultano di Arcore – o forse lo ha solo invidiato – ed ora si limita a sbuffare ma anche ad ipotizzare intese di lungo periodo. Mentre LeU vive malissimo la perdita di ruolo e di peso, ma anche la prospettiva di restare fuori dai giochi.

Con questa pol(l)itica non ci si può stupire se anche la squadra di governo seguirà i medesimi criteri. Sua Divinità fa sapere di volere ministri di alto profilo, tecnici e politici. Ma anche personaggi come Lamorgese che non ha proprio dato esempio di alta professionalità, tra immigrazione incontrollata, spaccio libero e truppe contro gli italiani. Vuole rilanciare l’economia, ma anche bloccarla confermando Speranza, l’uomo dei divieti e delle chiusure. O magari anche l’inutile Patuanelli.
Una situazione che, paradossalmente, complica l’attività di opposizione annunciata da Fdi, ma anche il voto patriottico (e superfluo) ai provvedimenti utili per il Paese. Giorgia Meloni si opporrà alle politiche del mattino oppure a quelle opposte del pomeriggio? Mica facile contrastare il partito maanchista..