Com’era la definizione di Erdogan secondo Sua Divinità Mario Draghi? “Dittatore”? Ah però. Il maggiordomo di Biden non andava per il sottile, in precedenza. Ma ora che il presidente del consiglio è diventato Sua Mediocrità, la definizione è improvvisamente cambiata. Erdogan? Un amico! Come da copione del Ministero della Verità. E guai a ricordare gli insulti del passato.
Adesso Sua Mediocrità si dedica ai salamelecchi. Tutto zucchero e moine. Biden ha bisogno della Turchia, dunque il maggiordomo italiano corre subito a scusarsi con Erdogan. E, mentre c’è, esagera un pochino. Proprio come ha fatto con il crollo del saracco sulla Marmolada. Così, dopo aver annunciato che, da Super Eroe, impedirà che simili sciagure si ripetano, in Turchia mente spudoratamente sostenendo che i due Paesi stanno procedendo di pari passo nel tentativo di mediare tra Russia e Ucraina.
Mente sapendo di mentire, Sua Mediocrità. Perché la Turchia non ha applicato le sanzioni imposte da Biden mentre l’Italia si è subito affrettata ad accontentare il padrone di Washington. Così Ankara può porsi come mediatore, se non superpartes (perché comunque ha condannato l’invasione ed ha un conflitto in corso in Libia) almeno credibile. Non ha rubato gli yacht, non ha rubato le ville, ha continuato a commerciare regolarmente con Mosca. D’altronde era stato Putin a salvare Erdogan dal tentativo di colpo di stato organizzato negli Stati Uniti.
Il maggiordomo italiano ed i suoi accoliti hanno invece cercato in ogni modo di esasperare i toni. Hanno provocato un disastro economico, impoverendo le famiglie italiane, impedendo il rilancio del Paese dopo la pessima gestione della pandemia. Però, grazie ai chierici di regime, Sua Mediocrità racconta al gregge italiano di essere impegnato nella ricerca della pace. Per questo manda le armi a Zelensky e pretende che la pace sia quella che vuole l’Ucraina. Come dire che il governo italiano non vuole la pace, perché non la vuole Biden.