La seguente vuol essere solo una breve postilla all’ottimo articolo del nostro Direttore Ottimo Massimo (nonché Augusto…) relativo al riavvicinamento tra le due Coree.
È mai possibile che, da parte dei media nostrani, il modo di presentare il dittatore nord coreano Kim Jong-un sia cambiata in modo così radicale nel giro di appena poche settimane?
Fino a poco tempo fa veniva dipinto come un bieco sanguinario che affama il suo popolo e che investe tutte le risorse statali per costruire armi atomiche con l’intenzione di scatenare un conflitto nucleare globale.
Ora è diventato un buon padre di famiglia che accarezza i bambini, prende teneramente per mano il presidente sud coreano, lo abbraccia e si incammina con lui sulla radiosa via della pace mondiale di cui sarebbe diventato il principale artefice.
Il tutto accade sotto lo sguardo compiaciuto di Donald Trump il quale, ad appena qualche mese dal tempo in cui minacciava di cancellare dalla faccia della Terra la Corea del Nord, ora rivendica la primogenitura di un riavvicinamento tra i due paesi che sono in guerra perenne da oltre sessant’anni. E che, sia detto per inciso, continuano ad esserlo tutt’ora.
Delle due l’una: o si esagerava allora o l’ottimismo attuale risulta eccessivo. Non pare anche a voi?