E meno male che, nelle definizioni dei chierici di regime, questo sarebbe il “governo dei Migliori”. I grandi tecnici, i super esperti. Così esperti e così tecnici da aver provocato il disastro del superbonus edilizio 110%. Così esperti e così tecnici da non essersi accorti che i costi di ogni intervento si moltiplicavano a piacere, senza alcun rapporto con la realtà. E quando si è deciso di intervenire, erano già state sprecate montagne di denaro.
Poi sono arrivate le sanzioni imposte da Biden ai maggiordomi europei. Ed i prezzi sono schizzati nuovamente verso l’alto. Ora, però, i soldi non ci sono più ed il governo dei maggiordomi non intende intervenire. In base al principio che la mano destra non deve sapere ciò che fa la sinistra. Già, perché i vari superbonus non dovevano servire ad abbellire le facciate delle case con decorazioni floreali. Gli interventi erano destinati a mettere in sicurezza le abitazioni contro il rischio terremoti o dovevano essere rivolti alla riduzione degli sprechi energetici. Dio lo vuole e Greta è il suo profeta.
Ma ci sono le sanzioni e l’ambiente può attendere. Non eravamo arrivati al limite delle possibilità di recupero del pianeta Terra? Non eravamo alle prese con un cambiamento climatico devastante che doveva essere fermato SUBITO? Forse sì, ma Biden ha deciso che la priorità non è la salvaguardia della Terra bensì le sanzioni contro la Russia. Ed i maggiordomi si sono allineati.
Dunque la riduzione dei consumi energetici non si otterrà con case più efficienti, ma con un aumento delle bollette che obbligherà le famiglie a morire di freddo. E se a morire saranno gli anziani, i più vulnerabili perché trascorrono più tempo in casa, l’Inps potrà festeggiare. Primum sanzionare.
È evidente che il rincaro delle bollette non preoccupa politici strapagati per starsene al caldo sulle poltrone del parlamento o dei consigli regionali. E neppure i super tecnici che nulla capiscono ma tanto guadagnano. Mentre i chierici rilanciano le narrazioni del Ministero della Verità e sottolineano la bellezza dei “piccoli sacrifici” per sconfiggere l’orso russo. E l’orco che siede al Cremlino, ovviamente.
Piccoli sacrifici richiesti anche all’ambiente. Che, però, deve essere un ambiente putiniano poiché non arresta il cambiamento climatico nonostante le ragioni dei maggiordomi di Biden. Troppo caldo adesso, troppo scarse le piogge. Problemi per irrigare i campi, problemi per i raccolti. Ma tutto questo può aspettare. Per i maggiordomi ed i loro chierici l’unica emergenza è rappresentata dal grano ucraino costretto a viaggiare in treno mentre preferirebbe la crociera nel Mar Nero.
Eh sì, proprio il governo dei Migliori.