Teresa fu la moglie di Gino Strada e co-fondatrice di Emergency, un’Associazione italiana nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.
Nata a Sesto San Giovanni il 28 marzo del 1946, figlia di una casalinga e di un idraulico, Teresa si era laureata in Lettere moderne e aveva iniziato subito a insegnare.
Era il mestiere che aveva sempre sognato e che avrebbe svolto con impegno e scrupolo fino alla pensione. Prima in una scuola media di via Giolli, nel quartiere della Bicocca a Milano, in un ambiente difficile dove riesce però a farsi volere bene e a conquistare la fiducia di tutti i suoi alunni.
Nel 1971 incontra un giovane studente di Medicina, Gino Strada, lo sposa e otto anni dopo nasce Cecilia e nel 1994 arriva la svolta: con Gino Strada si dedica al mondo del volontariato fondando Emergency, l’Associazione per la cura e la riabilitazione delle vittime di guerra e delle mine antiuomo.
Gino, nel frattempo, si è specializzato, diventando un abile chirurgo. Teresa, entusiasta del progetto, dedica tutto il suo tempo libero all’Associazione, ne diventa l´anima, l´ispiratrice. Va in pensione e in modo volontario si dedica totalmente ad Emergency.
“E´ stata un´esperienza“, dirà in una delle sue rare interviste, “che mi ha molto cambiata. In meglio, naturalmente. L´unico legame tra la Tere di una volta, studiosa, timidissima, dotata di pochissima fantasia e la Tere di oggi è stato l´impegno nel volontariato cattolico”.
Senza di lei molto probabilmente Emergency non sarebbe mai nata, senza Teresa migliaia di persone in tutto il mondo non sarebbero state curate, molte sarebbero morte, molti bambini non sarebbero mai nati.
Queste le parole che si leggono oggi sulla pagina Facebook del marito Gino Strada:
“Tra di noi non ci diciamo mai grazie: non sentiamo il bisogno di ringraziarci per qualche cosa, curare persone, curarle bene, curarle gratis perché ci sembra solo normale, naturale; non ci diciamo mai grazie, come non pensi a ringraziare un membro della tua famiglia perché ha fatto la spesa: è normale, si fa così, non ti viene in mente di dire grazie”.
Teresa Sarti Strada, fondatrice e presidente di Emergency, ci ha lasciato nove anni fa, ma il suo lavoro, invece, è ancora tutto intorno a noi: Emergency non sarebbe qui, a curare una persona ogni due minuti, senza l’insegnamento, la passione, la professionalità, lo sguardo di Teresa. Oggi, a nove anni dalla sua morte, la Tere capirà se le diciamo grazie: per tutto quello che ci ha insegnato ieri, per tutto quello che facciamo oggi, per tutto quello che faremo domani.
Nei quindici anni alla guida di Emergency condusse progetti umanitari di cooperazione e sviluppo sanitari finalizzati alla costruzione e gestione di molti ospedali, tra cui un centro cardiochirurgico di eccellenza in Sudan.
“Teresa Sarti Strada: una donna determinata, coraggiosa, generosa. ‘Arrabbiata’ contro la violenza, le ingiustizie, le povertà. Una ‘rabbia’ animata di amore“.
Così Don Luigi Ciotti ricorda Teresa Strada e “i momenti condivisi, le sue parole essenziali, chiare, le denunce dei vuoti legislativi, dei compromessi, delle indifferenze“.
“Ricordo anche – continua Don Ciotti – la grande dignità nell’affrontare la malattia, quel suo preoccuparsi sempre più degli altri che per sé, quel non voler essere di peso, quel rassicurare. Teresa, innamorata della vita, capace fino alla fine di seminare speranza“.
Con la stessa apertura e con la stessa semplicità che aveva voluto per la vita di Emergency, Teresa ha accettato anche nei giorni della malattia la vicinanza di tutti coloro che hanno voluto esserle accanto. La serenità consapevole con la quale è andata incontro alla conclusione del suo tempo – muore a Milano il 1 settembre 2009 – ha espresso il coraggio e la determinazione che rappresentano la verità di Emergency in un’attività che ha dato senso all’ esistenza di tante persone.
Il “Premio Teresa Sarti Strada” è stato istituto con lo scopo di promuovere la cultura e l’interesse dei bambini e dei ragazzi verso le più attuali tematiche sociali, al fine di sollecitare i giovanissimi, le famiglie e le scuole alla partecipazione attiva in un processo creativo di interpretazione, rielaborazione e riflessione, con l’obiettivo di far acquisire ai partecipanti una consapevolezza diretta dei valori della pace, della solidarietà, dei diritti umani e della giustizia sociale e far loro esprimere singolarmente o nella comunità scolastica un’idea di futuro costruito su valori positivi.
La giusta indignazione di Teresa nasceva dal fatto che non esiste una guerra giusta e che è doveroso impegnarsi quotidianamente per costruire un mondo dove non ci sia spazio per nessun tipo di violenza o di abuso.
La forza di Teresa è tutta qui: nel suo dire e nel suo fare. Nel suo esserci ancora sempre e comunque… perché nessun evento meteorologico riuscirà a cancellare le orme e la bellezza lasciate nel suo cammino.
“Non piangere perché qualcosa finisce… Sorridi perché è accaduta…”.
Che cosa io abbia guadagnato non lo so, so di certo che cosa ho perso.
“Tornassi indietro, rifarei quasi tutto. Vorrei solo che al mio fianco, in ognuno dei tanti luoghi pieni di sofferenza che ho visto, ci fosse sempre lei. A consigliarmi, a impedirmi di sbagliare, a dividere con me momenti importanti, che solo la sua presenza avrebbe potuto rendere irripetibili.
A Teresa.” – Gino Strada
Era un’insegnante e di lezioni di vita ne ha date parecchie: la più importante è quella rivolta ad ognuno di noi, è l’invito ad agire in prima persona per cercare davvero di cambiare le cose. E di cose Emergency ne ha cambiate a dismisura: sono state aiutate oltre 6 milioni di persone in oltre 16 Paesi nel mondo.