Ripercorriamo brevemente la storia del terremoto di Fukushima. Scopriamo qual è stata la causa e quali sono state le ripercussioni che ancora oggi, a distanza di 10 anni, affliggono pesantemente il mondo e il Giappone.
«Siamo vicini al popolo giapponese in questa tragica circostanza e siamo pronti a dare tutto l’aiuto possibile e l’assistenza al governo».
Con queste parole l’allora presidente della repubblica Napolitano e il presidente del consiglio Berlusconi risposero alla tragica notizia proveniente dal Giappone.

L’11 marzo 2011 il fiorente paese nipponico dovette inginocchiarsi alla poderosa forza della natura. Un terremoto di magnitudo 9 colpì il paese in un lampo. Onde gigantesche e scosse da brividi colpirono la costa nipponica con tutta la loro potenza, assestando sin da subito ingenti danni. La grande isola (e non solo) ne uscì dilaniata. 20.000 tra vittime e dispersi, infrastrutture crollate, disastri radioattivi, cambiamenti climatici, perdita di specie marine e biodiversità.
la prima, fatale, scossa. 11 marzo 2011.
Alle 14 e 26 minuti del 11 marzo 2011 l’oceano pacifico, in un punto molto profondo vicino alla costa di Honyu, è in fermento. Lo scontro di due placche tettoniche sta per causare una distruzione senza precedenti. Le onde iniziano ad alimentarsi e le pacifiche acque a ritirarsi. Lo tsunami è in arrivo. Nel frattempo le terre circostanti si scuotono, le luci si spengono e gli uccelli appollaiati nei loro nidi si alzano in volo tremanti e impauriti. L’allarme è scattato e ora nemmeno le preghiere possono salvare la popolazione.
Quel giorno maledetto la scossa di magnitudo 9 della Scala Mercalli colpì violentemente il Giappone nella regione di Tohuko espandendosi da prima dalla prefettura di Myagi e poi verso la capitale Tokyo, lasciando molte zone della città senza corrente elettrica. Nei giorni successivi ci furono svariate scosse generalizzate in tutto il Giappone.
Il terremoto, oltre alle forti scosse, creò inevitabilmente una serie di tsunami (tra i 10 e i 40 metri di altezza) che si schiantarono prevalentemente nella zona di Iwate, dove un’onda colossale (40,5 metri di altezza) spazzò via auto, treni, alberi ed edifici.

Il disastro naturale avvenuto ha lasciato cicatrici che ancora oggi perversano e condannano l’umanità, tra cui la perdita di 15.000 vite umane e la scomparsa di 100.000 uccelli marini.La più eclatante, forse, la fuoriuscita di materiale radioattivo dalle centrali nucleari di Fukushima. La scossa danneggiò pesantemente i reattori scatenando un malfunzionamento e il conseguente meltdown nucleare.Oltre allo scontro fatale di due placche tettoniche, gli esperti riuscirono a rilevare una considerabile frana sottomarina. Questo può essere considerato un grande indizio della vasta portata dell’evento .
È incredibile pensare come le onde generate siano arrivate fino alle coste degli Stati Uniti e di come siano state in grado di polverizzare diversi iceberg in Antartide, causando la devastante perdita di 125 km²di ghiaccio.
le conseguenze nucleari del terremoto di fukushima
«È il momento più difficile dalla fine della seconda guerra mondiale: chiedo a tutti la massima unità. […] Non sarà una nuova Černobyl’, ma il rischio che il reattore n° 3 di Fukushima, ora sotto stress, possa avere un’esplosione simile a quella del reattore n° 1.»
Naoto Kan, primo ministro giapponese.
Il terremoto, ma sopratutto l’onda anomala di 14 metri che impattò sulla centrale nucleare di Fukushima Dai-Chi, causò un gravissimo meltdown. Tre reattori a fissione nucleare subirono gravi malfunzionamenti e rilasciarono nell’aria enormi quantità di materiali radioattivi. La potenza propagata fu mostruosa (valore 7 della scala INES, il massimo).
La propagazione radioattiva avvenne principalmente nel sottosuolo e sostanze su sostanze nocive vennero rilasciate in mare.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarò “le radiazioni provocate dal disastrato impianto nucleare di Fukushima ed entrate nella catena alimentare sono più gravi di quanto finora si fosse pensato” e che l’effetto dell’incidente “è molto più grave di quanto chiunque avesse immaginato all’inizio, quando si pensava che si trattasse di un problema limitato a 20-30 chilometri“.

La popolazione entro i 20km venne evacuata per evitare rischi. Le Nazioni Unite dopo ripetute analisi hanno dichiarato il basso livello di pericolo radioattivo. Detto ciò, ci vorranno tra i 30 e i 40 per ottenere una bonifica completa e si stima che i governo giapponese debba sostenere costi per un totale di 500 miliardi di dollari.
il secondo e il terzo terremoto di fukushima
Nei giorni, mesi e anni successivi al primo terremoto di Fukushima si sono susseguite ulteriori scosse a causa delle gigantesche proporzioni del sisma del 2011. Non è raro infatti che dopo un evento di tale portata il suolo continui a tremare anche dopo diversi anni. L’11 aprile 2011, un mese dopo il disastro, venne registrata una scossa di magnitudo 6.6 nella regione di Fukushima. 220.000 case restarono senza corrente e 4 persone persero la vita.

Cinque anni dopo, a novembre 2016, sempre nella prefettura di Fukushima colpì ancora un ulteriore scossa di 6.1 magnitudo corrisipondente al valore 7 della scala Mercalli. Un lieve tsunami (onde tra 1 e 2 metri) si schiantò sulla costa però senza causare gravi danni. Il sisma fu tuttavia colpevole di un blackout generalizzato e di una serie di incendi nella zona adiacente.
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