Memento mori. Sono passati secoli dall’avvertimento che ti ricordava che dovevi morire, ma il nuovo anno si è aperto con la medesima minaccia, questa volta per opera di Newsweek (ripreso da Agcnees) che ha ospitato l’intervento di un docente universitario americano in cerca di visibilità. Il cambiamento climatico, a suo avviso, provocherà disastri e stragi in ogni parte del mondo. D’altronde se ci si limita a discutere di eventuali rischi, si finisce ad essere dimenticati come gretini qualsiasi. Meglio drammatizzare, allora.
Perché il modello di vita statunitense, evidentemente, non prevede interventi preventivi per evitare stragi e disastri, ma solo iniziative per valutare i danni a posteriori. Comprensibile, certo. Se coltivi piante alpine e ti ritrovi in una sorta di deserto del Sahara, non è che cambi colture, hai investito nelle piante alpine e ti limiti a contare i danni poiché non crescono più. Se pretendi di vendere giacche a vento in piumino d’oca in località con 40 gradi all’ombra tutto l’anno, non è che pensi di cambiare genere di abbigliamento da mettere in vendita ma protesti contro l’ineluttabilità del cambiamento climatico.
Non è certo un atteggiamento esclusivamente statunitense. Altrove si costruisce in zone a rischio alluvione e, quando l’alluvione distrugge la casa e l’azienda, si pretende di essere risarciti con denaro pubblico. Il mare divora le coste e cancella le costruzioni realizzate, non sempre con i dovuti permessi, troppo vicino all’acqua? Non si arretrano gli edifici ma si pretende che i soldi pubblici siano utilizzati per continuare a ripristinare la spiaggia e le strutture balneari, dei bar e dei ristoranti.
Manca completamente la ricerca di alternative, di un diverso modo di produrre. Manca la capacità di creare barriere o di spostare ciò che non può restare in un luogo a rischio. Se la temperatura si alza non significa che non si possa più vivere, coltivare, produrre. Semplicemente occorre cambiare le colture e le produzioni. Abiti più leggeri, allevamenti con animali diversi, colture da adattare. Senza rassegnarsi all’ennesimo esempio di terrorismo mediatico. Che è ormai un’abitudine per controllare le popolazioni.
1 commento
ottime e molto precise osservazioni = Purtroppo gli idioti ed i fanatici ecologisti credo che riducendo il C02 i giacchiai ritornino immediatamente a riformarsi!!