Vi ricordate ” The Truman’s show”? Un film un po’ datato, del 1998, che però ebbe notevole successo. Con un Jim Carrey che, per una volta, dimostrava di non essere solo una maschera comica e grottesca. Un giovane uomo che si rende conto che tutta la sua vita, sino a quel momento, non è stata che una, colossale, finzione mediatica. Uno Show… se vogliamo un Reality Show. Lui credeva di vivere, amare, avere amici, un lavoro, una città. Una realtà, insomma. Normale. Forse anche banale, ma della quale era soddisfatto. Poi…si insinua il dubbio. E, a poco a poco, comprende che è solo una messa in scena televisiva. Costruita per la pubblicità. Per un interesse economico. Tutta la sua vita, quella che credeva tale, altro non è che un artificio. E lui un oggetto di sfruttamento. Null’altro. Di qui il desiderio di fuggire. Di evadere. Verso un altrove che sta al di là del finto orizzonte di cartone….
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A dire la verità, nulla di assolutamente originale. Una remota eco di Pirandello. Non insolita, per altro, né inattesa. Perché il Truman Show ha un, chiaro, impianto teatrale. E il teatro statunitense, da Arthur Miller a Tennessee Williams, senza escludere Eugene O Neil, è fortemente in debito con il genio drammatico di Girgenti. Anche se resta sostanzialmente estraneo alle problematiche metafisiche di questi. Però, la vita come grande pupazzata… E l’idea di un puparo. Un Mangiafuoco, non benevolente burbero come quello di Pinocchio, però… Qualcuno che muove le marionette. Tira gli invisibili fili dei burattini…
Certo, niente di metafisico, come dicevo. Per un americano, figlio (più o meno cosciente) del pragmatismo, porsi domande sull’origine delle cose, sulle idee, è inutile. Ozioso. Ciò che conta, è come sono le cose. E come idee e cose possono venire usate.
Un siciliano, un tedesco possono chiedersi se dietro a tutto vi sia, alla fin fine, un qualche Dio, un Demone, un Demiurgo. Un americano vede il potere dell’economia. L’interesse che tutto sfrutta e tutto muove. E, in fondo, vede il Demone con più chiarezza, anche se lo chiama in modo diverso. Finanza, sistema usuraio, banche, speculatori… Quello che Pound chiama Satana /Gerione. L’usura che diventa vera potenza metafisica. Perché, appunto, capace di dominare e falsificare la realtà attraverso una speculazione puramente astratta. Che non ha fondamento in alcunché di concreto. Di solido. Di veramente reale.
Discorsi campati in aria, sulla suggestione, abbastanza remota, di un vecchio film… Forse… Però, proviamo a pensarci. A pensare alle nostre vite. O meglio alle esistenze che conduciamo. Che ci viene permesso di condurre.
Come il povero Truman lavoriamo, amiamo, frequentiamo persone. Abbiamo amici, conoscenti, talvolta nemici…
Insomma, ci sentiamo più o meno padroni della nostra realtà. Più o meno felice, o infelice che sia…
Però… pensate a quanto è accaduto in questi anni. E a quanto sta ancora oggi accadendo. Non vi viene qualche…dubbio?
Sì, d’accordo…c’è stata la pandemia. La minaccia mortale del virus. Ma come lo abbiamo saputo? Dalle cataste di morti agli angoli della strada? O da un martellante, ossessivo battere sempre sugli stessi temi attraverso tutti i canali mediatici? Un martellamento che ci ha obbligato a cambiare vita. A vivere mascherati. Ad alienare rapporti amicali, affettivi, parentali… Che ci ha spinto ad una obbedienza, cieca, pronta, assoluta. Ad accettare qualsiasi sopruso. La sospensione di ogni libertà concreta. A subire angherie senza senso né alcuna relazione col virus, quale che fosse la sua effettiva pericolosità. Perché doveva essere lecito bere un caffe sino alle sette di sera, e poi proibito? Ve lo siete chiesto? Tanto per fare un esempio fra i molti…
Ora tocca alla guerra. Della quale subiamo una narrazione a senso unico. La guerra in Dombass c’era dal 2014. Ma nessuno vi aveva fatto caso… 15.000 morti. Quasi tutti della minoranza russa. Ma nessuno si indignava. Nessuno organizzava fiaccolate, raccolte di fondi, di aiuti… E gli otto anni di guerra nello Yemen? E la Siria? E la Libia? E….
Inutile continuare. Non ci veniva detto. O meglio non ci veniva costantemente imposta una realtà gonfiata, enfatizzata. Sovente falsificata…
Non vi viene mai davvero in mente che tutto questo non possa essere che un colossale Show? Dietro al quale si muovono gli… sponsor. Poi chiamateli come volete. Big Pharma. Industria degli armamenti…
O, anche, Satana /Gerione. I nomi e i volti contano poco in fondo…. Quello che conta è l’orizzonte di cartone che Truman cercava di sfondare. Per vedere se, al di là vi fosse davvero una vita. E una realtà.