Una scatola di raso rosso.
Non so come fosse finita a casa mia, ma quanto mi piaceva!
Aveva la forma di un cilindro grande abbastanza per contenere esattamente una pila di 45 giri, il mio prezioso tesoro di dischi in parte ereditati, in parte raccolti in 30 anni di vita.
Amavo ascoltarli col mio giradischi fin da piccola, incantata dal piccolo braccio che alla pressione metteva in moto quella specie di giostra, e anche ora che le nuove tecnologie hanno soppiantato il vinile, per me nulla è paragonabile al fascino della musica di un vecchio disco, condita col fruscio della puntina che a volte si inceppa sui granelli invisibili di polvere.
Quando giravo per la casa, a volte cercavo con gli occhi quella scatola di raso rosso.
Ci sono oggetti, anche di poco valore, che trasmettono bellezza, fanno parte della tua storia e toccano il tasto interiore che accende il calore e il sorriso.
Fu in uno dei miei traslochi più faticosi, ne ho fatti almeno sei, che la scatola, misteriosamente come era arrivata, sparì e purtroppo con tutto il suo magico contenuto.
Stupirà, ma il suo posto vuoto faceva rumore.
Seguirono, come da prassi, indagini, qualche domanda agli informati sui fatti, notizie frammentarie sui possibili accadimenti, ma senza successo.
Certo gli indizi erano gravi, precisi e concordanti, ma la scatola non fu più ritrovata e pian piano la cosa cadde nel dimenticatoio, salvo ritornare in mente ogni tanto, al casuale ascolto di qualcuna delle canzoni che sapevo contenute nei miei dischi.
Sono passati vent’anni da allora e sono di nuovo alle prese con un trasloco.
Il garage della vecchia casa dei miei zii.
L’ultima tappa di un lavoro che dura da mesi, in ogni momento libero.
Sabato scorso, nel caos una voce, quella di mia sorella:
“Guarda! Questi sono per te!”
e mi porge ben tre raccoglitori di 45 giri di musica degli anni 50 /70.
E così sono venuta in possesso di una raccolta molto più ricca di quella che avevo perduto.
La sera, pian piano, li ascolto, perché molte canzoni non le conosco nemmeno, sono addirittura più antiche di quelle che possedevo io.
Una fiducia? Forse è troppo.
Una speranza?
Di sicuro il mio cuore ne è convinto e alla mia mente piace pensarlo.
Esiste una saggezza della vita?
Se si, spero sia questa.
Ti tolgo una cosa preziosa, ma ti restituisco il triplo.