La distanza geografica non ha impedito che, praticamente in contemporanea, il think tank di geopolitica Il Nodo di Gordio e l’associazione delle imprese della ristorazione e dell’hotellerie Mio Italia arrivassero alla medesima conclusione: nei prossimi mesi si rischierà un nuovo aumento dei prezzi del gas e dell’elettricità. Conseguenza inevitabile – è stato spiegato nel corso del workshop del Nodo di Gordio – della scellerata politica estera italiana al servizio di chi vuole distruggere l’intera Europa per favorire l’economia statunitense.
Ma a Mio Italia sono preoccupati anche per gli altri aumenti, dai beni di prima necessità ai carburanti, alle materie prime, senza dimenticare i mutui grazie a Christine Lagarde.
“MIO ITALIA – dichiarano il vicepresidente Mirko Zuffi e il segretario nazionale Ferdinando Parisella – si fa portavoce delle preoccupazioni crescenti delle piccole imprese del settore HoReCa ed anche dei cittadini, nostri clienti, riguardo l’aumento dei costi del gas e dell’elettricità dal secondo trimestre 2023. La situazione attuale e le previsioni di un ulteriore aumento delle bollette energetiche (fonte Arera), preannunciano una sfida significativa per le tasche di tutti e richiedono un’azione governativa tempestiva”.
“Secondo l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (Arera), il previsto aumento dei prezzi avrà un impatto diretto sulle bollette energetiche delle famiglie italiane, aggravando ulteriormente – proseguono i due esponenti dell’associazione – una situazione già difficile. Il MIO ITALIA sottolinea che l’aumento dei costi energetici sarebbe l’ennesima difficoltà per le finanze di imprese e cittadini, soprattutto considerando il contesto di ripresa economica post-pandemia”.
Peccato che il governo faccia finta di non saperlo, per evitare di spiegare che si sottraggono risorse agli italiani per dirottarle verso Zelensky. Così a Roma fingono di non capire gli effetti di tale aumento, non solo sulle famiglie, ma anche sull’intera economia del Paese, in particolare sui negozi di vicinato e sulle piccole attività commerciali. Come parte essenziale delle comunità locali italiane, queste attività rischiano di subire conseguenze significative a causa della riduzione del potere di acquisto dei cittadini.
Di fronte a questa sfida economica, il governo dovrebbe invece impegnarsi a trovare soluzioni adeguate per mitigare l’impatto sull’economia del settore, ma anche quella domestica delle famiglie italiane. “Chiediamo – aggiungono Zuffi e Parisella – di adottare misure per promuovere l’utilizzo delle energie rinnovabili, incoraggiare la concorrenza energetica e fornire un sostegno economico mirato alle famiglie e alle piccole imprese che subiscono le conseguenze di questo aumento dei costi, anche andando a rinunciare ad alcune tasse che quest’ultime affrontano”.
Il MIO ITALIA esorta inoltre la popolazione italiana a fare ricorso alle opportunità offerte dal mercato energetico, ad esaminare offerte competitive e a valutare con attenzione le opzioni per ridurre i costi energetici domestici, oltre a promuovere una maggiore consapevolezza dell’uso responsabile ed efficiente dell’energia.
Il MIO ITALIA – concludono – rimane aperto al dialogo e a tavoli di confronto, inclusi rappresentanti delle comunità locali, per valutare ulteriori misure di mitigazione e soluzioni innovative. Chiediamo al Governo di impegnarsi a monitorare attentamente la situazione energetica e a intervenire con le misure necessarie per tutelare gli interessi delle imprese e dei cittadini italiani.