I candidati per la poltrona di sindaco di Torino non sono ancora stati ufficializzati dai partiti che dovranno sostenerli, ma i media si sono già schierati tra i principali contendenti, Damilano e Lo Russo. In realtà lo schieramento è praticamente da una parte sola, quella del piddino Lo Russo. Giornali cartacei ed online, tv, radio, gruppi social. Tutti, legittimamente, a sostegno del candidato di una sinistra che non si sa ancora quanto allargata.

Ed in prima fila ci sono proprio quelle testate da sempre blandite da un centrodestra che si compiace di essere preso in giro ed insultato dai suoi avversari. Un centrodestra che ha sempre elargito finanziamenti agli avversari, per garantire loro la sopravvivenza anche agiata. Per ritrovarsi, adesso, ad avviare una campagna elettorale in stile Anni 60, con manifesti, volantini ai mercati, banchetti. Mancano solo gli altoparlanti sui tetti delle auto ed il salto nel passato sarebbe completo.
Lo Russo, al contrario, ha già scatenato i gruppi social mascherati, quelli che fingono di pensare solo alle ricette per la cena od alle foto d’epoca ma che, adesso, affiancano il faccino del candidato piddino alle immagini del brasato e dell’insalata russa. Il prossimo passo vedrà la pubblicazione di foto di Lo Russo che prepara il Vitello tonnato mentre fa lezione a distanza per gli studenti del Poli.

Mentre i media, quelli aiutati dal centrodestra di governo regionale, hanno ovviamente stigmatizzato il sostegno a Damilano dichiarato da Sinisa Mihajlovic, ex allenatore del Toro. Come si permette di confondere calcio e politica? Si può confondere cacio e politica, formaggio e sostegno al candidato, ma solo se è un gauchista di provata fede.
Più incerta la posizione dei media nei confronti di Portas, leader dei Moderati. Osannato sino a pochi giorni orsono, quando sembrava chiaro il suo sostegno a Lo Russo. Ora, però, Portas potrebbe sfilarsi e correre in un centro che comprenderebbe anche renziani di Italia Viva e calendiani di Azione. Per vedere l’effetto che fa al primo turno e contrattare il sostegno al ballottaggio. Magari ritrovandosi insieme agli odiati pentapoltronati. Dunque i media non sanno se stroncarlo per questa smania di indipendenza o se continuare a reggergli la coda in vista dell’appoggio a Lo Russo al secondo turno. Con il rischio di un cambio di cavallo improvviso, qualora Portas si accorgesse che Damilano ha possibilità di vittoria.