“Torino non ha bisogno di un piacione da aperitivi”. Per stimolare, almeno un po’, la moscia campagna elettorale del suo protetto Stefano Lo Russo, l’ex sindaco Sergio Chiamparino attacca frontalmente il candidato del centrodestra, Paolo Damilano. Però il buon Chiampa dimentica che ciò che ha favorito il pesante declino di Torino non sono stati gli aperitivi bensì la famigerata “politica del ballatoio” del Pci di Diego Novelli.

Erano gli anni della sinistra che fingeva di essere popolare impedendo la costruzione del metrò per sostituirlo con la boiata pazzesca della metropolitana leggera, ossia un tram in trincea che divideva in due proprio i quartieri popolari. Era la sinistra che capiva il futuro quella che interrava tutte le tratte ferroviarie per il trasporto merci, non rendendosi conto che la rete di binari esistente sarebbe stata la base perfetta per un trasporto veloce e sostenibile. Già, ma in contrasto con gli interessi della Fiat.
Ed a proposito di Fiat era stata la sinistra degli anni successivi, quelli del buon Chiampa, a trovare posti di rilievo per tutti i vertici aziendali che erano stati buttati fuori dal Lingotto visti i disastri provocati. In mezzo c’erano stati gli anni della sinistra da bere, spumeggiante, impegnata così tanto per i quartieri popolari da svuotarli di tutti i poveri per avviare una speculazione immobiliare affidata ad amici e parenti.
Ecco, Torino non ha più bisogno di tutto questo. Di un Sistema Torino autoreferenziale e di un Sottosistema noioso ed arrogante. Non ha bisogno di una gestione culturale politicamente corretta, sempre con i medesimi nomi, in grado di attrarre un pubblico internazionale solo a patto di considerare Rivoli e Moncalieri come nazioni straniere. Il Sottosistema non ha sogni che non siano l’autopromozione personale, non ha visioni. Ripete sempre lo stesso copione stantio e fallimentare nella convinzione che sia rassicurante.
Il grande cambiamento è tutto nella foto pubblicata da Lo Spiffero per illustrare il grande impegno di Chiamparino e Lo Russo nelle periferie. Non più il ballatoio ma due sedie piazzate al mercato per ascoltare le richieste di una grande risorsa. Forse non è casuale la scelta di immortalare l’interlocutrice africana: la gauche ennuyeuse non ha né tempo né voglia per ascoltare i torinesi. No, non è di questa gauche che ha bisogno Torino.
2 commenti
CHE I POLITICI DI SINISTRA HANNO DANNEGGIATO TORINO E’ EVIDENTE A TUTTI.
HANNO SEMPRE BLOCCATO IL PROGRESSO E SONO SATI COLLUSI CON LA FIAT CHE HA COSI’ POTUTO TRASERIRE LE PRODUZIONI ALL’ESTERO !!
PERTANTO HANNO CREATO UNA DISPOCCUPAZIONE CHE SI POTEVA EVITARE
CHE I POLITICI DI SINISTRA HANNO DANNEGGIATO TORINO E’ EVIDENTE A TUTTI.
HANNO SEMPRE BLOCCATO IL PROGRESSO E SONO SATI COLLUSI CON LA FIAT CHE HA COSI’ POTUTO TRASFERIRE LE PRODUZIONI ALL’ESTERO !!
PERTANTO HANNO CREATO UNA DISPOCCUPAZIONE CHE SI POTEVA EVITARE