A 120 anni dalla nascita, Torino celebra la figura poliedrica di Carlo Levi, poeta, scrittore e pittore antifascista, ancora oggi profondamente attuale. E lo fa con una mostra allestita alla Gam di Torino e con una serie di iniziative curate dalla Fondazione Circolo dei Lettori per far riscoprire al pubblico il carattere eclettico di questo intellettuale.
Nell’arco della sua vita l’artista torinese Carlo Levi non ha soltanto scritto in prosa e in poesia, ma ha anche dipinto e può essere considerato a tutti gli effetti un “creatore”. Durante il suo confino in Lucania Levi scrisse, infatti, poesie, appuntò le sue impressioni in prosa in una serie di quadernetti e dipinse. Si trattò di un’attitudine che assunse anche quando venne incarcerato per la sua attività antifascista; alla base della sua produzione era certamente presente il bisogno di lenire quelle sofferenze che, di volta in volta, stava patendo, come anelito verso una rinascita.
L’esposizione dedicata a Carlo Levi trova ospitalità nella suggestiva Wunderkmmer della Gam, con trenta dipinti da lui realizzati tra il 1923 e il 1973, in grado di focalizzarsi sulla geografia complessiva dell’esistenza dell’artista, che si è svolta tra il Nord e il Sud Italia. Si tratta di opere che testimoniano i diversi orientamenti stilistici della sua ricerca, a partire da una pittura fortemente oggettiva fino ad orientarsi verso una rappresentazione maggiormente espressionistica, approdando, in seguito, nel secondo dopoguerra, a un moderno realismo.
I due curatori della mostra, Elena Lowenthal e Luca Beatrice, hanno voluto concentrare l’attenzione su due aspetti che più caratterizzano l’arte figurativa di Levi, il ritratto e il paesaggio, arricchendo la mostra, oltre alle otto opere provenienti dalla Gam, dei dipinti della Fondazione Carlo Levi e di quelli provenienti dalla Fondazione Carlo Levi di Agliano, in provincia di Matera.
Sicuramente di tutta la produzione di Levi il ritratto rappresenta una delle tematiche più frequenti e maggiormente analizzate dal pittore in una serie di scritti teorici. Si tratta, soprattutto, di ritratti di carattere familiare, ma anche di quelli resi a eminenti personalità appartenenti al mondo della politica e della cultura italiana e straniera.
Tra le 25 opere che la Gam custodisce di Carlo Levi, giunte attraverso acquisizioni successive, tra cui quelle della Fondazione Guido e Ettore de Fornaris, si ricordano alcuni ritratti quali quello di “Edoardo Persico che legge” del 1928, che ritrae il critico napoletano amico di Levi vestito con l’impermeabile, il volto pallido nascosto da una bombetta nera; il ritratto dell’architetto Carlo Mollino e il piccolo autoritratto dal titolo “Il letto” (A letto), scelto alla Biennale di Venezia nel 1930. Un’altra opera di grande rilievo presente, anche se non appartenente ai ritratti, è quella intitolata “I fratelli”, facente parte del ciclo “Cristo si è fermato a Eboli” (titolo anche del celebre romanzo di Carlo Levi).
Paesaggi naturali e vedute urbane sono altri due temi costanti nella produzione figurativa di Levi, compresa tra il 1926 e il 1974, anni in cui realizzò una serie di dipinti dedicati alla città e a quelle realtà con cui riuscì a intessere maggiori rapporti affettivi, quali Torino, Alassio, Parigi, la terra lucana e Roma. Qui il paesaggio diventa matrice di un percorso biografico e esistenziale testimoniato, in mostra, dall’opera “La casa bombardata” del 1942 o da quella “Tetti di Roma” del ’51.
“Tutta la vita è lontano” è il titolo del progetto curato dalla Fondazione Circolo dei Lettori, con lo scopo di restituire al tempo presente la poliedrica figura di intellettuale rappresentata da Carlo Levi. Si tratta di un progetto multidisciplinare, integrato e specchio della straordinaria versatilità di questo artista scrittore.
Si articola in dibattiti e approfondimenti dedicati alle sue opere, al suo impegno politico, civile e pittorico, al cinema, alla pittura, alla fotografia e alla musica. Il titolo di questo progetto è tratto da una splendida poesia scritta dallo stesso Levi nel 1935, durante il tempo del suo confino in Lucania, uno scritto da cui emerge un sorriso gentile e ironico, che era quello con il quale questo intellettuale poeta guardava la vita.
“Carlo Levi. Viaggio in Italia” fino all’8 maggio 2022.
Gam galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino
Orari
Martedì, mercoledì, venerdì , sabato e domenica dalle 10 alle 18. Giovedì dalle 13 alle 21.
Lunedì chiuso.
Tel 0115211788.