Il Comune di Torino riaccende il dibattito sulla linea 2 della Metropolitana, presentando al pubblico e agli organi di stampa il nuovo progetto atteso da anni.
Un tema annoso su cui i torinesi e le forze politiche si confrontano da quando furono (finalmente) avviati i lavori della linea 1, che oggi collega Collegno al Lingotto, prospettando la costruzione di una seconda (e forse anche terza) linea cittadina che avrebbe dovuto attraversare in modo verticale la città, incrociando la linea già esistente.
Oggi il punto nodale del dibattito sta proprio nel tracciato della nuova linea: chi vorrebbe farla partire da Torino nord-est per terminare a Orbassano; chi vuole l’opposto; chi invece propende per una tratta più breve e meno costosa. Anche perché in ogni caso, a oggi i fondi per la costruzione non ci sono…
E allora forse la soluzione migliore sarebbe un collegamento alla Spina 1 con un tracciato che parta dall’area dell’ex-Scalo Vanchiglia, la cui destinazione è ancora incerta ma di proprietà del Comune, magari sfruttando il “trincerone” (anch’esso già nelle disponibilità della città), in modo da potersi innestare nella rete metropolitana-ferroviaria già esistente.
A quel punto, poi, si potrebbero valutare ulteriori estensioni verso la cintura sud-ovest (Orbassano) e nord-est (Settimo-San Mauro): in tal caso, la cittadinanza sarebbe molto favorevole ad un servizio che riqualificherebbe una delle aree più colpite dalla crisi economica e dal degrado, intensificando l’intreccio urbano dell’hinterland.
Il dibattito politico vede contrapporsi il Pd, che ha costruito la linea 1 e ideato il tragitto della nuova linea, al M5S, che attualmente governa la città, che invece vorrebbe rivederlo anche nell’ottica di diverse logiche amministrative. Si apre quindi una “partita” dall’esito incerto, che rinnova antichi conflitti fra gruppi di potere e di interessi contrastanti da sempre legati alla Metropolitana e in generale ai servizi pubblici. Partita di cui fa parte anche la complessa questione Gtt.
Vista l’importanza dell’argomento e le configgenti posizioni in campo, non resta che aspettare e vedere come andrà a finire.