Cirio e Appendino a chiedere la carità a Sua Divinità Mario Draghi: è la entusiasmante immagine di Torino offerta dai politici. Ma sarebbe identica se i protagonisti fossero gli imprenditori subalpini. Torino è in profonda crisi mentale e morale, prima ancora che economica. E sono patetici i tentativi di Mauro Zangola, ex responsabile dell’ufficio studi dell’Unione industriale, di scaricare le responsabilità sulle strategie che hanno portato a privilegiare turismo e cultura al posto della manifattura.
Perché Zangola ha ragione quando giudica fallimentare tutta la politica culturale e turistica della città, ma è troppo intelligente per non sapere che la classe imprenditoriale ed in particolar modo industriale, non è certo migliore e non ha offerto una prospettiva alternativa credibile. Con le debite eccezioni, ça va sans dire. Ma se Lavazza e Azimut Benetti possono rappresentare un modello vincente, il dramma è che nessuno segue quel modello. E Zangola, che gli industriali subalpini li ha conosciuti molto bene, lo sa perfettamente.

Quanto alla cultura ed al turismo, forse Zangola si è scordato che la linea culturale e fallimentare era perfettamente condivisa dai vertici di via Fanti. Tutti pappa e ciccia con La Busiarda, tutti insieme appassionatamente alle prime del Regio, alle feste, alle manifestazioni di ogni tipo. Il Sistema Torino era anche, e soprattutto, questo. E quando la qualità umana si è progressivamente ridotta, il Sottosistema ha continuato a flirtare amabilmente sul ponte del Titanic.
Non si ricorda, Zangola, i responsabili del disastro Fiat piazzati nei vari posti di potere e di comando? E se hai fallito come manager privato, perché mai dovresti avere successo su una poltrona pubblica? Serve, a Torino, una visione del futuro. Anche del futuro immediato. Invece si insiste a riproporre le medesime aziende decotte, si favorisce l’esodo dei cervelli perché pretenderebbero persino di essere retribuiti decentemente, si importano braccia, ci si sollazza con il politicamente corretto, ci si dedica all’onanismo intellettuale riproponendo le solite manifestazioni autoreferenziali, non si riesce ad individuare una proposta vincente per il turismo.
E ci si ritrova alle prese con disoccupazione, povertà, rassegnazione. La gauche caviar si lamenta perché i turisti non si sentono attratti dai portici trasformati in dormitori maleodoranti, eppure sono tanto pittoreschi. Oppure perché non arrivano milioni di stranieri ad assistere alle elucubrazioni scontate delle manifestazioni culturali a senso unico. Mentre gli imprenditori continuano ad aspettare denaro pubblico per sostituire i mancati investimenti privati. Ma va bene così, e Lo Russo potrà garantire la continuità di queste politiche fallimentari.
4 commenti
Abbiamo dei politici, vedi i 5 STELLE e PD, che non hanno una cultura imprenditoriale, ma solo quella dell’opportunismo che consiste nel farsi mantenere dallo Stato
Quindi a Torino non si è fatto nulla per agevolare gli insediamenti industriali. ma al massimo ci sono state molte elargizioni a fondo perduto alla FIAT che dopo avere intascato i milioni ha quindi provveduto a trasferire gli stabilimenti all’estero !!!
Sono stati gli elettori a scegliere i partiti sbagliati, rappresentati da persone ignoranti e totalmente incompetenti che quindi non sono state in grado di creare i presupposti per invogliare le aziende a stabilirsi a Torino.
Inoltre i regime fiscale ITALIANO molto complicato e vessatorio che prevede con aliquote da furto legalizzato, hanno fatto desistere gli investitori e creare aziende a Torino.
Purtroppo certi politici, vedi il segretario del PD – Enrico Letta, che sommo incapace, addirittura ho proposto di AUMENTARE LE TASSE !!!
Più si è avulsi dalla realtà e più si fanno danni.
Abbiamo dei politici, vedi i 5 STELLE e PD, che non hanno mai avuta una cultura imprenditoriale, ma solo quella dell’opportunismo che consiste nel farsi mantenere dallo Stato
Quindi a Torino non si è fatto nulla per agevolare gli insediamenti industriali. ma al massimo ci sono state molte elargizioni a fondo perduto alla FIAT, che dopo avere intascato i milioni ha subito provveduto a trasferire gli stabilimenti all’estero !!!
Sono stati gli elettori a scegliere i partiti sbagliati, rappresentati da persone ignoranti e totalmente incompetenti che quindi non sono state in grado di creare i presupposti per invogliare le aziende a stabilirsi a Torino.
Inoltre il regime fiscale ITALIANO molto complicato e vessatorio , che prevede aliquote da furto legalizzato, ha fatto desistere gli investitori di creare nuove aziende a Torino.
Purtroppo certi politici, vedi il segretario del PD – Enrico Letta, che sommo incapace, che ha addirittura ha proposto di AUMENTARE LE TASSE !!!
Più si è avulsi dalla realtà e più si fanno danni.
Abbiamo dei politici, vedi i 5 STELLE e PD, che non hanno mai avuta una cultura imprenditoriale, ma solo quella dell’opportunismo che consiste nel farsi mantenere dallo Stato
Quindi a Torino non si è fatto nulla per agevolare gli insediamenti industriali. ma al massimo ci sono state molte elargizioni a fondo perduto alla FIAT, che dopo avere intascato i milioni ha subito provveduto a trasferire gli stabilimenti all’estero !!!
Sono stati gli elettori a scegliere i partiti sbagliati, rappresentati da persone ignoranti e totalmente incompetenti che quindi non sono state in grado di creare i presupposti per invogliare le aziende a stabilirsi a Torino.
Inoltre il regime fiscale ITALIANO molto complicato e vessatorio , che prevede aliquote da furto legalizzato, ha fatto desistere gli investitori di creare nuove aziende a Torino.
Purtroppo certi politici, vedi il segretario del PD – Enrico Letta, sommo incapace, che ha addirittura ha proposto di AUMENTARE LE TASSE !!!
Più si è avulsi dalla realtà e più si fanno danni.
La causa dalla pessima situazione economica di Torino ed anche del resto d’Italia è dovuto al fatto che abbiamo giornali sovvenzionati dalla famiglia Agnelli che attraverso la FIAT ha sempre approvato le decisioni dei vari governi gestiti da pessimi politici.
QUINDI IN ITALIA VI E’ UN PENSIERO UNICO , DOVE GLI INDUSTRIALI TRASERISCONO LE AZIENDE ALL’ESTERO E SI FANNO SOVVENZIONARE DALLO STATO.
METTONO IN CASSA INTEGRAZIONE I LAVORATORI E QUINDI TRASFERISCONO LE PRODUZIONI ALL’ESTERO