Il terrorismo non ha perso tempo ed ha subito celebrato la Brexit con l’ennesimo attacco a Londra.
Tanto per ribadire che non è bastata la dissoluzione dell’Isis in Siria: le armi ed i soldati russi ed iraniani, insieme alle truppe di Assad, hanno eliminato il problema in quell’area (e non completamente, per colpa delle interferenze degli Usa e dell’Onu), ma il terrorismo si è già riorganizzato e si sta espandendo in Africa.
I ripetuti attacchi in Burkina Faso, con decine e decine di morti, vengono pressoché ignorati dai media italiani. Non fa comodo raccontare che il nuovo pericolo per l’Italia e per l’Europa arriva da questi territori subsahariani, dall’Africa Nera. Una sorta di fascia che attraversa l’Africa dal Ciad sino alla Somalia.
Vietato raccontarlo, in Italia, perché qualcuno potrebbe chiedere quali controlli vengono effettuati sugli uomini trasportati nei porti italiani dalle navi delle Ong. Partiti dalla Libia ma rigorosamente non libici. Accogliamoli tutti, poi si vedrà. Siamo tornati, a parti invertite, all’epoca della strage degli albigesi, quando per ordine papale si sterminarono eretici e buoni cattolici (donne e bambini compresi) per l’impossibilità di distinguerli rapidamente: “Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi”.
Ora si accolgono tutti per evitare che i buoni magistrati italiani condannino chi osa provare a fermare l’invasione o, perlomeno, a verificare chi sono gli invasori. Si accolgono tutti perché i pessimi predatori hanno bisogno di schiavi in fabbrica e nei campi. Si accolgono tutti per accontentare sardine e Benetton: un patto d’acciaio tra chi se ne frega della sorte di chi utilizza le autostrade, di chi se ne frega della sorte della gente di Patagonia e di chi se ne frega di tutto e di tutti cantando Bella ciao.
L’immagine di sardine, Benetton e Toscani non è scandalosa, come qualcuno ha sostenuto. È perfetta per rendersi conto di chi sta con chi. Dei poteri che rovinano questo Paese. Si circuiscono le sardine per evitare la revoca della concessione autostradale, le sardine come un cavallo di Troia in casa Pd e, dunque, nel governo. Forse la revoca della concessione era una boiata, ma l’abbraccio con le sardine rende accettabile persino una boiata.