L’acquisto da parte della Juventus di Cristiano Ronaldo ha dato la stura a un mercato calcistico che aveva languito per diverso tempo. D’altra parte la nuova stagione è ormai alle porte: giovedì 26 sarà sorteggiato il nuovo campionato di serie A che, come è noto, inizierà domenica 19 agosto, cioè tra un mese.
Le più impegnate sono le squadre che dovranno affrontare la Champions League: in Italia la stessa Juve insieme con Roma, Napoli e Inter. Ma ormai il nostro calciomercato è diventato globale, per cui ad essere coinvolte non sono più soltanto le formazioni italiane ma quelle di tutta Europa con qualche puntatina anche nel resto del mondo.
Il colpo più recente riguarda i giallorossi della capitale che hanno ceduto il portiere Alison al Liverpool realizzando una considerevole plusvalenza che garantirà un tesoretto da reinvestire immediatamente. Ma la più attiva sul mercato europeo è il Chelsea del neo allenatore Maurizio Sarri che sta trattando con i bianconeri l’acquisto di Rugani e del Pipita Higuain per una cifra che consentirebbe alla Juventus di ripagarsi in gran parte l’esborso nei confronti del Real per l’acquisizione di CR7.
Per altro sembra che la squadra di Allegri stia puntando al ritorno del neo campione del mondo Paul Pogba, mentre sembra definitivamente tramontato l’arrivo di Marcelo dal Real. Un rientro che potrebbe essere finanziato con la cessione di Pjanic e di Alex Sandro.
Le cifre in ballo, in ogni caso, sono sempre più alte e danno il capogiro. Persino la SPAL si è permessa il lusso di prendere un attaccante non fenomenale come Petagna dall’Atalanta pagandolo la bellezza di 25 milioni, mentre la stessa squadra bergamasca ha acquistato Zapata per una cifra analoga. Si tratta di un buon giocatore, è vero: ma la cifra sarebbe stata impensabile solo qualche anno fa.
Ma quello del calcio è un mondo in cui spesso si fa il passo più lungo della gamba. Difficile far quadrare i bilanci quando le società sono dirette da personaggi improbabili. Basti pensare a quanto sta succedendo al Chievo Verona che rischia la retrocessione per una questione di plusvalenze fittizie, mentre una situazione analoga riguarderebbe la neo promossa Parma.
E che dire del Bari, fallito nei giorni scorsi, insieme al Cesena: due squadre che non si iscriveranno al campionato cadetto creando un effetto domino che potrebbe consentire persino il ripescaggio del retrocesso Novara.
Il tutto a pochi giorni dal sorteggio dei campionati, il che costringerà gli organi federali a fare tutto in fretta e furia.