Quest’anno il Premio Nobel per la Letteratura non verrà assegnato. A dare l’annuncio, nei giorni scorsi, è stata la stessa Academia svedese che lo ha destinato ogni anno sin dalla sua istituzione nel 1901.
A dire il vero non è la prima volta che ciò accade. Era già successo negli anni 1914, 1918, 1935 e poi dal 1940 al 1943. Ma si trattava di momenti di particolare emergenza quali potevano essere i due conflitti mondiali.
In periodi “normali” l’istituzione di Stoccolma non aveva mai mancato di assegnare quello che viene considerato il più importante riconoscimento ad un autore letterario vivente.
Le motivazioni sono diverse. Ad aprire la crisi sono stati infatti lo scandalo per le presunte molestie e le voci di un’inchiesta sulle fughe di notizie sui nomi dei vincitori. In base a quanto è stato diffuso dai media nell’ultimo periodo la polizia tributaria svedese aveva aperto un’indagine per gravi irregolarità finanziarie e, contestualmente all’avvio dell’inchiesta, si era dimesso un alto accademico, la scrittrice Sara Stridsberg, che era stata eletta nel 2016, riducendo così il numero dei membri.
A far sprofondare nello scandalo l’istituzione, era stata la notizia, trapelata sulla stampa svedese, secondo cui l’autorità locale per la lotta alla corruzione e alla criminalità economica aveva aperto un’inchiesta per fondi che sarebbero stati versati in maniera irregolare alla Forum, una società che organizza eventi culturali, diretta dal regista e fotografo franco-svedese Jean-Claude Arnault, marito della poetessa svedese Katarina Frostenson, che dal 1992 è membro dell’Accademia, accusato di molestie sessuali da 18 donne nel novembre scorso.
A quel punto l’Accademia aveva aperto una discussione per decidere se annullare il conferimento del Nobel per quest’anno, e una settimana fa circa è arrivata la risposta ufficiale che ha decretato il no all’attribuzione del Nobel per la letteratura 2018.
Cosa centri uno scandalo sessuale con il conferimento del Premio non è chiaro.
Ciò che è evidente è che si tratta di un duro colpo sferrato a un’istituzione che già negli scorsi anni non aveva mancato di suscitare polemiche roventi. Per esempio quando il premio venne assegnato ad autori del tutto minori per non dire sconosciuti che immediatamente dopo averlo ritirato sono ripiombati nella loro aurea mediocrità. Oppure quando due anni or sono fu premiato Bob Dylan che neppure si prese il disturbo di partecipare alla cerimonia di consegna. E che dire del fatto che un monumento della letteratura del Novecento come J. L. Borges non sia mai stato premiato solo per il fatto che tutti si aspettavano che lo fosse?
Siamo dunque al tramonto di una istituzione che pure in passato ci aveva fatto conoscere autori sommi che resteranno nella memoria della cultura letteraria dell’Umanità?