Giorni fa avevo raccontato dell’iniziativa dei consiglieri regionali Pugliesi che a fine luglio avevano reintrodotto l’indennità di fine mandato (https://electomagazine.it/pecunia-non-olet-per-i-consiglieri-regionali-pugliesi/ ). In ragione di alcune dichiarazioni di rappresentanti sindacali e dello stesso presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che in merito alla vicenda condannavano più un vizio di forma che una decisione sostanzialmente oscena, ero sicuro che la storia non sarebbe finita così.
Dopo le polemiche suscitate dal provvedimento, la Presidente del Consiglio Regionale, Loredana Capone, ha riunito i capigruppo di tutti i partiti per ridiscutere la norma e valutare eventuali correttivi. Non dunque per abolirla, ma solo, secondo i velati consigli cui abbiamo accennato sopra, per renderla formalmente accettabile. Infatti viene bocciata la richiesta dei consiglieri Antonella Laricchia e Antonio Tutolo di abrogazione del tfm attraverso una proposta di legge, e viene approvata una modifica che prevede: “a far data dal primo gennaio 2013, a titolo di contributo a carico del consigliere venga operata annualmente una trattenuta complessivamente pari al 24% dell’indennità di carica mensile lorda” e “l’indennità deve intendersi quantificata nel limite di una indennità di carica mensile lorda per anno, per un massimo di dieci anni”. Per il resto rimane il tfm e rimane la retroattività.
Polemiche, critiche da parte dell’elettorato tutto, dissenso da parte di Confindustria, però, hanno attirato l’attenzione anche della politica nazionale. Il timore di perdere credibilità (quel poco che rimane) spinge Letta a twittare: “Mi chiedono cosa pensi della scelta del Consiglio regionale della Puglia di reintrodurre il tfm per i consiglieri regionali. Semplice, sarebbe bene che il gruppo del Pd pugliese tornasse sui suoi passi e che il Consiglio si occupasse di altri problemi” a cui fa eco Conte: “L’assegno di fine mandato verrà abrogato “.
Emiliano convoca i gruppi in consiglio per un confronto ed i più rapidi nel giro di valzer sono i consiglieri del centrodestra che presentano un emendamento abrogativo della norma. Dopo due ore di discussione il tfm viene cancellato all’unanimità.
Sarà veramente la fine di questa squallida vicenda? Vedremo, tuttavia in aula è stato più volte ribadito che “il trattamento di fine mandato è legittimo “, sono “state sbagliate le modalità con cui è stato riattivato e la tempistica”. Pur essendo convinto che il tfm sia una vergogna, mi chiedo perché Letta, Conte, sindacati, Confindustria e partiti che si sono scandalizzati per questa vicenda non intervengano su quello che i consiglieri pugliesi hanno sottolineato, il trattamento di fine mandato si applica in 16 regioni su 20. Perché non estendere il dissenso anche in quelle Regioni, eliminando quello che è un vero abominio?