Le api sotto attacco da parte delle multinazionali dell’alimentazione e degli agrofarmaci. Eppure simbolo di una natura che si oppone all’omologazione ed alla banalizzazione del cibo non più legato alla cultura ed alla tradizione. Ma le api sono anche il simbolo di operosità, di organizzazione, di collaborazione. Come quella che si sta sviluppando sulle Alpi per preparare nel migliore dei modi le Olimpiadi invernali del 2026. Non solo tra Milano, Cortina ed il Trentino, le località prescelte per ospitare le gare, ma anche con i Paesi vicini, a partire dalla Slovenia.
Per questo al Muse di Trento si svolge oggi, alle 16, il convegno internazionale dal titolo “Il Regno delle Api. Alpi, Turismo, Natura”. Organizzato, in presenza ed in streaming sui canali di Ideal Web Tv, dal think tank Il Nodo di Gordio e dal Centro studi Vox Populi in occasione della Giornata mondiale delle Api. Api ed Alpi, un connubio che deve essere valorizzato e preservato. Perché laddove le api possono sopravvivere e sviluppare le proprie attività, anche l’uomo sa che la natura non è malata. Un segnale fondamentale per la vita quotidiana e per le attività turistiche.
Ma la salute delle api garantisce la sopravvivenza dell’ambiente vegetale, rappresenta un simbolo della biodiversità, assicura la tutela della tipicità, dell’alimentazione come fenomeno culturale.
Non a caso il convegno trentino vede la partecipazione di politici, amministratori locali e rappresentanti di istituzioni scientifiche. Dall’ambasciatore sloveno Tomaž Kunstelj, al direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo Aljoša Ota nonché, agli esperti della Fondazione Edmund Mach, della Fondazione Bruno Kessler (FBK) e del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Oltre al Presidente del Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige Roberto Paccher, l’Assessore alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento Mirko Bisesti, enti che hanno patrocinato l’evento, ed il Direttore del Muse Michele Lanzingher.