Electomag ne ha scritto solo pochi giorni orsono, a proposito dell’accordo tra Genova e Lugano: le infrastrutture liguri (autostrade e ferrovie) non sono assolutamente adeguate alle necessità. Un incidente in una galleria della A10, l’autostrada dei fiori, ha fatto esplodere il caso, perché ha provocato attese di oltre due ore, code infinite.
Certo, si tratta di una emergenza ma, come ha fatto notare Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, le emergenze bisogna saperle affrontare e i vertici della società autostradale hanno dimostrato di non essere all’altezza del ruolo.
D’altronde l’inadeguatezza della A10 è evidente in qualsiasi fine settimana estivo, a volte anche in quelli invernali. E va pure peggio con il servizio ferroviario che nulla ha a che fare con i livelli di trasporto che ci si aspetterebbe in un Paese europeo ed in una regione a forte vocazione turistica.
È vero che la conformazione fisica della Liguria non agevola la realizzazione e la manutenzione di infrastrutture che percorrano l’intera regione lungo la direttrice est-ovest. Per questo sarebbero serviti, da decenni, interventi per potenziare i collegamenti nord-sud. Con il cuneese e l’alessandrino. Non si è fatto nulla. Archiviati i progetti autostradali, dimenticati quelli ferroviari, resta solo l’ipotesi Terzo Valico, pensata più per le merci che per il turismo.
Le responsabilità, ovviamente, non sono soltanto liguri. Il pluridecennale progetto del Mercantour riguardava Piemonte e Paca ma avrebbe alleggerito il traffico sulla A10. Costato un mare di denaro per i progetti e per chi lo seguiva, è stato infilato in qualche cassetto di una scrivania mandata in discarica. E il collegamento ferroviario tra Cuneo e Nizza è stato ridotto ai minimi termini, rinunciando persino ad una reale promozione come treno di montagna che attraversa paesaggi affascinanti. Lo fanno in Svizzera, con grande successo. Non lo si vuol fare in questo angolo tra montagna e mare.
Così ci si abitua ad assurde richieste della società autostradale che, all’inizio di un lungo ponte di vacanze, invita i potenziali turisti a non mettersi in viaggio se non per motivi straordinari. Oppure a cercare soluzioni alternative sulle strade statali del tutto inadeguate.
Il miglior biglietto da visita per un turismo che deve poi fare i conti con prezzi fuori mercato.