Tutti aggrappati a Draghi. Tutti convinti che Sua Mediocrità abbia compiuto dei miracoli. Quali? Nessuno lo sa. Però deve ben averli fatti. L’inflazione, ad esempio. Grazie alle sanzioni contro la Russia è volata a livelli record, ma è un particolare irrilevante. Il settore dell’auto è in crisi prolungata. Le retribuzioni degli italiani sono le uniche in tutta Europa ad essere diminuite. La povertà cresce, le politiche ambientali sono state rinviate sine die, lo spread aumenta.
Ma Sua Mediocrità, assicurano i suoi fans, gode di un prestigio internazionale. Sarà per questo che manco lo invitano ai vertici che contano davvero. Ma è solo per non affaticarlo, per non infastidirlo. Però vogliono che rimanga a guidare il governo italiano. Per evitare che arrivi qualcuno che ascolta i sudditi e metta fine al sostegno alla guerra di Biden e Zelensky.
I sudditi, invece, l’ammucchiata atlantista proprio non vuole sentirli. Per evitare di ritrovarsi a dover rispondere a domande sul potere d’acquisto che svanisce, sul superbonus cancellato per destinare le risorse a far proseguire la guerra a scapito delle iniziative per gli italiani. O per spiegare gli effetti negativi della caduta dell’euro rispetto al dollaro statunitense. Con una valuta più debole pagheremo gas e luce sempre di più poiché paghiamo in dollari. Ma la Bce ha fatto finta di niente. Ed i giornalisti di regime evitano di parlarne. Come non parlano delle iniziative per eliminare il dollaro nel commercio tra i Paesi del Golfo, la Cina, la Russia, l’America Latina. Ma l’Italietta, ovviamente, tergiversa. Se il padrone di Washington vuole che ammettiamo di non essere capaci, noi taciamo per non disturbare chi conduce, perché l’autista ha sempre ragione.
E allora Sua Mediocrità deve restare presidente del consiglio. E chi insiste affinché rimanga dimostra, nei fatti, la propria incapacità nel sostituire Draghi. Dimostra l’inconsistenza dei partiti, la mancanza di idee e di proposte, l’incapacità di governare. I partiti hanno paura di vincere eventuali elezioni, nella piena consapevolezza di non poter offrire all’Italia una classe dirigente che non sia peggio che mediocre. Così si prosegue con la farsa a distanza tra una maggioranza che rivuole Sua Mediocrità con un progetto di lacrime e sangue per colpire tutte le famiglie, e l’oppofinzione che ha raggruppato gli irriducibili del voto. Anche se, in realtà, nessuno vuole davvero le elezioni. Non essendo in grado di predisporre uno straccio di programma che tuteli i sudditi invece di arricchire i soliti noti.