Per trasformare i reclusi in semiliberi, con la possibilità di lavorare ma con il divieto di divertirsi o di prendere il sole, il lìder minimo ed i suoi aiutanti/aspiranti dittatorelli dello Stato Libero di Bananas hanno deciso di puntare sulle biciclette. Troppo complicato garantire le distanze di sicurezza sugli autobus e in metro. Dunque tutti in bici.
Ovviamente, essendo abituati a viaggiare in auto blu con autista, lorsignori ignorano gli aspetti pratici dell’utilizzo di massa delle due ruote. Il primo è che non tutti, in città, dispongono di una bicicletta. Dunque bisognerà acquistarne una. Una a testa, non una per famiglia. Comodissima da parcheggiare in mini alloggi sovraffollati da figli senza scuola e affidati a non si sa chi.
Ma poi bisogna usarla per raggiungere il luogo di lavoro. E lasciarla in strada, alla mercè di ladri che impiegano pochi secondi a rubarla nonostante catene e lucchetti. D’altronde il furto di bicicletta non è più neanche un reato per le forze dell’ordine e per la magistratura. Mica si va in galera per così poco. Nessuna deterrenza, nessun drone o elicottero. Mica si tratta di un pensionato che parla con un coetaneo o di un bimbo sull’altalena. I ladri devono essere tutelati, i proprietari delle biciclette no.
Così, magari, lo schiavo rinuncerà ad acquistare una bici e utilizzerà il bike sharing. Le biciclette in condivisione, a partire da quelle messe a disposizione dal Comune, oppure dai privati. Quelle con le manopole del manubrio così lerce che anche il coronavirus si rifiuta di posarsi. Ma l’igiene non conta, in questi casi. Oppure si obbligheranno tutti ad utilizzare i guanti per andare in bici? Sudare nei guanti antivirus non è il massimo, anzi è proprio uno schifo. Ma gli schiavi non devono ribellarsi.
E se la bici non si trova, come al solito nelle ore di punta? Al lìder minimo non interessa. Ci si deve arrangiare. L’importante è impedire ogni protesta. Senza infastidire i magistrati con l’assurda pretesa di mandare in galera i ladri. Devono già occuparsi dei giocatori di bocce o degli innamorati sorpresi a baciarsi senza mascherine..