La vita è un viaggio con più direzioni, molteplici velocità e infiniti veicoli.
In questo percorso di vita non possiamo e non dobbiamo, specialmente in un mondo che sempre più ci desidera voluttuosamente uguali, perdere di vista chi siamo.
Ma poi cosa significa “chi siamo”?
Già, perché il nostro IO si forma e deforma nel tempo, in forza delle esperienze e delle scelte che prendiamo. Importante però è non cambiare per ciò che ci circonda; mutiamo, evolviamo, cambiamo, sbagliamo ma facciamolo per noi stessi. Sano egoismo che ci permetterà di trovare e costruire, nel corso di questo cammino di vita, il nostro vero “chi siamo”.
Una persona per me molto importante mi ha insegnato a seguire senza paura il mio fiume interiore senza farmi condizionare dal gregge. Certo, il gruppo, la società totale, la mandria, apparentemente ci conforta, ci fa sentire forti, sicuri. Ma la realtà è diversa. Il gruppo alle volte ci annichilisce, ci rende sbiaditi specialmente se lo usiamo come nascondiglio per evitare di scoprire noi stessi.
Questo non si fa! Questo non è Beeeeeeeeeeene! Quella persona non è giusta per te! Devi trovare un lavoro sicuro! Ormai è tempo per fare famiglia! Non puoi fare così… Quello che dici è sbagliato, Tutti pensano diversamente da te! Ma come ti vesti? Ma cosa penseranno di te se continui a fare così?
Dobbiamo smettere di lottare in modo miope per il concetto di uguaglianza a tutti i costi, dobbiamo invece guerreggiare per la nostra differenza, per la nostra unicità, non c’è nulla di migliore e non c’è nulla di superiore. Dobbiamo comprendere che siamo tutti unici e diversi.
Rispettiamo e iniziamo a comprendere ciò che è diverso da noi. Il confronto onesto può far crescere, può migliorarci, può cambiare le cose.
Essere liberi di pensare, di vivere e quindi di essere diversi non è semplice. Il mondo attuale, infatti, è colmo di “crucifige”, di ben pensanti che non aspettano altro di puntare il dito contro chi è diverso, contro chi è fuori dal coro, contro chi semplicemente vuole percorrere la SUA vita e non quella di qualcun altro.
Giunti quindi all’inizio del nuovo anno voglio augurare a tutti i nostri lettori di continuare ad essere liberi di pensare, così come siamo noi di Electomagazine e in primis il nostro commodoro Augusto Grandi.
Non vogliamo essere controcorrente per forza ma vogliamo essere solo liberi e non per tutti.