Un anno senza Bruno Giacosa, uno dei grandi del vino italiano e mondiale. I suoi Baroli e Barbareschi hanno conquistato il mondo grazie al rigore ed alla serietà assoluta del patron dell’omonima azienda vinicola di Neive, in Langa.
Ma Bruno Giacosa, prima ancora di essere un grande produttore è stato un grande Uomo. In fondo è stata proprio la sua natura di persona onesta, coraggiosa, curiosa ed umile a trasfondersi nei suoi vini.
Quando i sedicenti “innovatori” hanno tentato di cambiare il Barolo, addomesticandolo, rendendolo più internazionale e, dunque, più banale, Giacosa ha ignorato le mode, ha rifiutato la barrique e ha continuato a far uscire dalla sua cantina solo grandi vini. Vini veri.
Un anno senza di lui, scomparso a gennaio, ma l’azienda è rimasta in ottime mani, quella della figlia Bruna che da tempo aveva affiancato il padre per poi assumere di fatto la gestione quando Bruno aveva dovuto affrontare la lunga malattia.
Così il Barolo ed il Barbaresco hanno continuato a rimanere ai vertici assoluti dei vini di maggior qualità mondiale. Il problema è rappresentato solo dalla quantità poiché le bottiglie sono contese dagli intenditori di tutto il mondo.
In fondo è giusto così, bisogna conquistarsi il diritto di assaporare vini di così elevato livello.
Ma la qualità non è riservata soltanto ai due grandi rossi piemontesi. Che si differenziano tra loro a seconda della porzione di territorio da cui provengono, Falletto, Asili, Rabajà, Santo Stefano. Vini da sogno in ogni caso.
Così come è una delizia dedicarsi allo spumante brut metodo classico, all’Arneis, al Nebbiolo, alla Barbera o al Dolcetto.
Una diversificazione produttiva che non va mai a scapito della qualità. Anche sotto questo aspetto Bruna ha avuto il miglior maestro possibile. Perché il padre Bruno non si è mai sognato di imbottigliare un Barolo o un Barbaresco se riteneva che quel vino non meritasse la denominazione.
Chiamarsi Barolo o Barbaresco Bruno Giacosa è un privilegio che va meritato. Prima in vigna e poi in cantina.
Perché chi sceglie una bottiglia di Giacosa si aspetta il meglio e l’appassionato (che non è un semplice consumatore) non deve mai restare deluso.