È un campionato che si sviluppa stancamente quello fotografato da questa quinta giornata del girone di ritorno.
Vincono quasi tutte le squadre favorite accentuando la frattura tra la parte alta della classifica e la zona in cui si concentrano le preoccupazioni delle compagini che stanno lottando per non essere trascinate nella zona pericolosa.
Per di più le gare continuano ad essere spalmate su più giorni, togliendo fascino a un campionato che per un verso consente agli appassionati di vedere molti incontri; dall’altro rischia però di causare un senso di assuefazione, dal momento che in questo periodo, complice anche il ritorno delle coppe europee, in pratica non passa giorno in cui in tivù non sia trasmessa almeno la diretta di una partita.
Si era, infatti, iniziato venerdì con la Juve che ospitava la penultima Frosinone. Gara senza storia dato che i padroni di casa si trovavano già in vantaggio per due a zero dopo appena un quarto d’ora dall’inizio. Nel secondo tempo la chiudeva il solito Cristiano Ronaldo, e per la rimanente mezz’ora la capolista si limitava ad un’efficace sgambata in vista dell’impegno con l’Atletico Madrid di dopodomani.
Sabato sera il Cagliari ha battuto in rimonta per 2-1 il Parma, e poco dopo, sempre in rimonta il Milan ha battuto l’Atalanta per 3-1 a Bergamo. Per i rossoneri ha segnato una doppietta Piatek che ha subito sostituito Higuain nel cuore dei tifosi rossoneri, ammesso e non concesso che l’argentino – ora al Chelsea – ci sia mai entrato. Certo è che, grazie al giovane polacco, il Milan sta trovando gol e continuità di successi. Il che è dimostrato dal fatto che l’ultima sconfitta risale alla gara interna con la Fiorentina del 22 dicembre.
Un po’ di pepe viene dal campo di Ferrara dove la SPAL è andata in vantaggio con Petagna contro la Fiorentina. Poi la Viola ha pareggiato con Edimilson ma l’arbitro Pairetto ha poi annullato un gol ai padroni di casa per assegnare un rigore agli ospiti. La Fiorentina ha poi dilagato vincendo per 4-1 approfittando anche della legittima arrabbiatura dei locali.
Altra vittoria in rimonta quella del Genoa, sul terreno amico di Marassi, contro una rimaneggiatissima Lazio. Eppure erano stati proprio gli ospiti ad andare in vantaggio per primi con Badelj alla fine del primo tempo. Ma nella ripresa prima Sanabria e, a un minuto dal fischio finale, capitan Criscito hanno ribaltato il risultato per il 2-1 finale. La Lazio esce dalla zona Europa mentre i genoani si allontanano dalla zona pericolosa; così come è successo in parte all’Empoli che batte a sorpresa il Sassuolo per 3-0, e raggiunge il quart’ultimo posto.
Quelli che di calcio ne capiscono dicono che in ogni partita ne esistono due: i primi settanta minuti e gli ultimi venti. Infatti i primi 70’ di Inter Sampdoria sono stati estremamente equilibrati: giusto un po’ di supremazia territoriale dei padroni di casa, ma niente più. Poi, complice un calo fisico dei doriani, D’Ambrosio al 73mo porta avanti i nerazzurri sugli sviluppi di un corner; però Gabbiadini appena entrato pareggia pochi minuti dopo. Ma l’Inter preme e torna in vantaggio con il redivivo Nainggolan. Tutto in sette minuti! Finisce 2-1 con l’Inter che conferma i suoi quattro punti di vantaggio sul Milan e la Samp che perde per l’ottava volta in questo campionato.
Al San Paolo di Napoli Mazzarri schiera una formazione molto coperta. E il Toro per quasi un’ora si sottopone a un autentico tiro a segno da parte dei partenopei. Ma i granata, pur non creando pericoli agli avversari, soffrono ma reggono molto bene. Milik, Insigne –che colpisce anche un palo – e compagni sono aggressivi ma poco concreti. Finisce 0-0 e per il Napoli la vetta si allontana di altri due punti e ora si trova a tredici punti dalla vetta.
Campionato finito? Vedremo. Intanto stasera ci sarà Roma Bologna.