Giuseppe Valesio, nato a Brusasco Cavagnolo, giornalista, collaboratore di settimanali e riviste, blogger, autore di commedie popolari, testi teatrali e del libro inchiesta “La nuvola di polvere. Cronache dalla Saca Eternit di Cavagnolo” (Atene del Canavese Editore, 2012), con il suo nuovo libro “Ricami dell’anima” (€uro 16,00 p. 186) pubblicato da Serel International Stefano Termanini Editore, – con l’introduzione di Ezio Ercole, Presidente dell’Associazione Stampa Cattolica Piemonte- Vicepresidente dell’ Ordine dei Giornalisti del Piemonte e la prefazione di padre Sante Inselvini già cappellano del carcere di Sulmona (AQ) e già parroco do Cavagnolo (TO) – propone a lettori e lettrici un lungo viaggio all’interno della Parola di Dio, che come un ricamo inizia da noi stessi per poi confluire nella parte di ordito tessuta dagli altri, fino a completare un ricamo dell’anima, che deriva la sua ricchezza dall’essere simultaneamente singolare e plurale.
Come ha acutamente colto Ezio Ercole nell’introduzione, Valesio ha scritto un libro d’iniziazione cristiana, partendo dal lavoro come si manifesta nella bibbia e nei vangeli, non considerato come una maledizione inflitta a uomini e donne ma come uno strumento di elevazione spirituale personale e comunitaria, che esalta l’elemento spirituale presente nell’essere umano, favorendo la comunicazione con Dio. Il libro non è una fuga dalla realtà, come dimostra la sua essenza, che unisce in una sintesi profonda e struggente, la meditazione interiore con la parabola e la poesia, che s’intersecano mirabilmente in “La vita parallela”, e la poesia “Il cavaliere della luna”, narrazioni di vita vissuta, in cui la fede e il dialogo con Dio s’incontrano nella realtà, manifestandosi nel ricamo pensoso e solerte di una madre o nel tornare indietro di un cavaliere che comprende nello sguardo serio e profondo di un bimbo come la potenza e la conoscenza raggiunte se non diventano dono di aiuto agli altri e ponte e sostegno per la loro evoluzione, si riducono a orpelli sterili e vuoti.
L’autore non fornisce risposte consolanti e preconfezionate o un metodo per riflettere dato una volta per tutte, ma mette in luce come esistano più strade e più modi di pensare e vivere la fede come plurime sono le risposte, che non necessitano di effetti speciali, ma emergono come filoni d’oro nell’oscurità di una miniera, proprio nelle pieghe più riposte della quotidianità.