Un Paese allo sbando, distrutto psicologicamente prima ancora che economicamente. I conigli ed i delatori da balcone, che hanno strillato per più di un anno contro chiunque attentasse al loro diritto alla salute, si sono dimenticati che esiste anche una salute mentale. Mentale, non solo morale. Ma per la salute mentale occorre avere un cervello funzionante. Non un grumo di cellule distrutte dal terrore.
Hanno rinchiuso i ragazzi in piccoli alloggi, privandoli della socialità. E si sono ritrovati con adolescenti che tentavano il suicidio, che si infliggevano ferite, che ricorrevano agli psicofarmaci. Ma ai Galli, ai Burioni, agli esperti a gettone non interessava. Da esperti di farfalle non si occupano di adolescenti.

Ma non si occupano neppure degli adulti. La segregazione agli arresti domiciliari avrebbe dovuto favorire il sesso domestico. Ci si sarebbe aspettati un boom delle nascite. Macché. Natalità crollata. Sia per la totale sfiducia nei confronti delle misure di rilancio economico, sia per evitare di aver a che fare con le strutture sanitarie, sia infine perché il terrore non è il miglior afrodisiaco.
Ora, però, da questo popolo stremato, psicologicamente distrutto, moralmente annientato ci si attende uno scatto d’orgoglio. I ragazzi che hanno perso due anni di studio recupereranno tutto con lezioni di danza durante l’estate,rinunciando alle vacanze e crepando di caldo in città (fa bene alla salute, secondo gli esperti di zanzare). I dipendenti pubblici si sentiranno motivati da dirigenti e politici che si sono rifiutati di fornire gli strumenti per lavorare in smartworking, scaricando i costi sui lavoratori. I dipendenti privati garantiranno, con il proprio impegno, quel recupero di competitività rispetto alla concorrenza. Anche se i concorrenti esteri investono e gli imprenditori italiani no.
E che ci vuole?

Sì, certo, bisognerà affrontare qualche sacrificio in più per mantenere gli eserciti industriali di riserva in arrivo dalle coste libiche. Tanto per chiarire i brillanti risultati ottenuti da Sua Divinità con il viaggio in Libia. Sua Divinità al servizio di Washington ha attaccato Erdogan dimenticando che la Tripolitania è sotto il controllo turco. Ed ora paghiamo la stupidità degli insulti al leader turco. Deve essere una dimostrazione della ritrovata credibilità internazionale dell’Italia. Come quella che ha portato all’immediata scarcerazione dei terroristi arrestati in Francia.
Ma andrà tutto bene. Non per il popolo italiano, ovviamente. Ma i conigli raramente si trasformano in leoni.