Chissà se il nuovo corso politicamente corretto del centrodestra italiano riuscirà a tollerare le coraggiose dichiarazioni del sindaco piemontese di Casale Monferrato, Federico Riboldi, dopo che una grande risorsa ha seminato panico e distruzione per la città, dando fuoco alle auto parcheggiate e ferendo una barista. Non contento di non avere espresso solidarietà all’aggressore – vittima evidente del colonialismo italiano in una zona dell’Africa dove gli italiani non avevano colonie – Riboldi ha infatti osato pure protestare.
“L’episodio che è accaduto in nottata – ha scritto il sindaco – è l’onda lunga di politiche migratorie completamente sbagliate e di vuoti normativi, non accettabili in uno Stato moderno.
Il primo pensiero, e la solidarietà incondizionata, vanno alla barista ferita e ai proprietari danneggiati.
In seconda istanza diventa automatico domandarsi come mai un nigeriano, privo dello status di rifugiato e di protezione internazionale, quindi non proveniente da zone di conflitto, che ha più volte manifestato segnali di squilibrio, rendendosi protagonista di svariati episodi di danneggiamento alle cose, sia stato lasciato in condizione di compiere atti ancora più gravi”.
Non basta ancora, il sindaco rincara la dose:
“È accettabile, in uno Stato civile, che non si possa agire, con vie legali, nei confronti di soggetti di questo genere che minano profondamente la sicurezza e la tranquillità delle nostre città?
È accettabile un vuoto normativo che non consente ad un sindaco di poter richiedere alle forze preposte un intervento risolutivo di fronte a queste situazioni?
È accettabile che uno Stato non abbia la capacità di segnare il confine tra la libertà individuale del singolo e la sicurezza della comunità?”.
Una critica pesante non solo nei confronti di una magistratura che non vede, non sente e non punisce. Ma anche nei confronti di una classe politica che si rifiuta di predisporre leggi a prova di giudice per tutelare i cittadini onesti. Imbarazzante, per un centrodestra che a Roma non si sa come passi il tempo.
“Voglio ringraziare ancora una volta le FFOO, che – conclude il sindaco – anche questa notte hanno dovuto impiegare mezzi e risorse per ricercare un soggetto che avrebbe dovuto abitare le galere della sua nazione di origine già da molto tempo”.
Ora si attendo severi provvedimenti. Contro l’aggressore? Ma no! Contro il sindaco..