Lo stile non è acqua. E neppure champagne. Quei morti di fame dei volontari per Eurovision hanno cominciato a lamentarsi per il trattamento annunciato dall’organizzazione. “Cari volontari Vip lounge assistant”: eppure la mail che, generosamente, gli organizzatori hanno inviato ai plebei a cui è stato concesso il privilegio di lavorare gratis, era iniziata con toni gentili.
Però i plebei si sono lamentati per il seguito. In cui veniva spiegato che champagne e tartine fornite dal catering saranno riservati SOLO (scritto a tutte maiuscole affinché sia ben chiaro) agli invitati. Dunque i volontari non dovranno avvicinarsi al buffet. Se proprio vorranno mangiare, dovranno portarsi il cibo da casa, dovranno nasconderlo e poi organizzarsi per divorarlo rapidamente, ma lontano dall’area Vip. Perché la frittata preparata da mamma o il panino con il salame potrebbero disgustare gli invitati.
In realtà i volontari rischiano di disgustare gli ospiti della Vip lounge per un altro motivo. A disposizione dei plebei ci sarà, infatti, solo una maglietta ed una felpina. E considerando i turni di lavoro (non retribuito), gli assistant potrebbero ripresentarsi con maglietta olezzante e, qualora facesse caldo, anche caratterizzata da plebee tracce di sudore ascellare.
Un problema per i nasini raffinati della Torino bene che ha ottenuto gli ingressi omaggio non si sa bene per quali meriti.
Si rischia, insomma, che gli ospiti Vip debbano sopportare il puzzo del sudore dei lavoratori non retribuiti, mescolato con il puzzo del cibo di qualità scadente che i plebei si porteranno da casa. Bisogna intervenire con urgenza e prevedere che gli assistant digiunino completamente o che consumino il loro fetido pasto a non meno di 500 metri di distanza dai Vip.
Torino non può certo rischiare una figuraccia internazionale solo per colpa di quattro proletari con la pretesa di condividere le tartine con le madamine tirate a lucido. Già avranno l’onore di servirle. Cosa pretendono di più? Magari chiederanno anche una pausa per andare in bagno: questi giovani non hanno più voglia di lavorare!