Sono tre i temi che ci lascia questa ottava giornata del girone di ritorno.
In primo luogo la Juve – e già vedo gli amici bianconeri fare tutti gli scongiuri a loro conoscenza – è sostanzialmente campione d’Italia. Non si vede, infatti, come il Napoli visto ieri, ora distanziato di 18 punti, possa recuperare su una squadra che ha vinto 24 partite su 27, pareggiandone 3, senza mai perdere e totalizzando, a undici gare dalla fine, 75 punti.
Il secondo tema riguarda la lotta per l’Europa: se Napoli, Milan e Inter se la giocheranno per la Champions con la Roma (che giocherà stasera) a rincorrere, dietro è bagarre tra la stessa Roma, l’Atalanta, il Torino e Lazio, Samp e Fiorentina.
Ma su tutto aleggiava l’attesa della partita di ritorno degli ottavi di Champions tra Atletico Madrid e Juve all’Allianz Stadium di Torino. Un’attesa che non coinvolge soltanto i bianconeri che scenderanno in campo domani sera alle 21.00; ma un po’ tutti, giocatori, dirigenti, giornalisti, tifosi di tutte le squadre che si attaccheranno alla televisione per vedere come andrà a finire. E che avranno una sera e una notte per meditare che cosa dire il giorno dopo a commento di quanto succederà in campo.
Venerdì sera, alla Juve, è bastata la formazione di riserva per battere per 4-1 l’Udinese. Anzi i rincalzi hanno messo in campo la velocità e la voglia di dimostrare qualcosa che ultimamente erano mancate ai titolari. Kean, Spinazzola, Bernardeschi e persino Caceres hanno dimostrato di valere i ben più titolati Ronaldo, Dybala e Chiellini. Domani sarà un’altra storia e l’impresa sembra ai limiti del possibile. Ma, come si dice, la palla è rotonda e la speranza…
Ma diciamo qualcosa del Toro, che domenica pomeriggio sul campo del Frosinone ha ancora fatto fatica nel primo tempo ed è andato negli spogliatoi addirittura in svantaggio di un gol. Ma al solito i granata sono tornati in campo con una voglia diversa e sono riusciti a ribaltare il risultato, con doppietta di Belotti (e anche questa è una notizia) e a vincere in trasferta dopo oltre quattro mesi. E sono cinque vittorie e tre pareggi nelle ultime otto gare, che se non è record poco ci manca, almeno per il Toro visto negli ultimi anni. Ora l’Europa non è più un sogno.
Milan e Inter vincono e questo è quello che conta (almeno per loro…), perché entrambe fanno molta fatica ad aver ragione rispettivamente del Chievo per 2-1 (sempre più ultima e pressoché destinata alla retrocessione) e la SPAL che ha bloccato sullo zero a zero i nerazzurri fin quasi alla fine. Poi è finita 2-0 con i gol italianissimi (ma un po’ casuali) di Politano e Gagliardini.
Entrambe le milanesi hanno un gioco involuto e poco efficace dimostrando di essere poco attrezzate per sostenere una stagione che le vede ancora impegnate anche in due coppe diverse. Meglio per il Milan che in Piatek ha trovato un goleador che, in poco più di due mesi, ha già realizzato lo stesso numero di reti di Higuain.
Il Napoli a Reggio Emilia rischia persino di perdere contro un Sassuolo ben piazzato in campo e che si trovava in vantaggio ancora a cinque minuti dalla fine grazie a un gol di Domenico Berardi. Poi ci ha pensato Insigne ad evitare la seconda sconfitta consecutiva, ma questo pareggio rappresenta una pietra tombale sul campionato.
Concludeva la domenica calcistica (la giornata si chiuderà stasera con Roma Empoli) Fiorentina Lazio, finita con un pareggio che scontenta entrambe le formazioni. La Lazio domina per un’ora, va in vantaggio con Immobile ma non riesce a chiuderla, malgrado ne abbia avuto l’occasione e anche più di una. Quando i bianc’azzurri si sono rilassati un po’ la Viola è tornata sotto e ha pareggiato con Muriel. Finale 1-1.
Nelle altre partite l’Atalanta ha espugnato Marassi dove la Samp aveva pareggiato dal dischetto il gol iniziale di Zapata con il solito Quagliarella (ora solitario capocannonniere con 20 gol) per poi farsi superare da Gosens a poco più di dieci minuti dal novantesimo.
Il Bologna è tornato a vincere per 2-0 in casa contro uno spento Cagliari e torna a sperare, mentre il Parma, sabato pomeriggio, aveva battuto il Genoa per 1-0.