Ci sono notizie difficili da dare. Fastidiose. Perché i giornalisti italiani di regime si impegnano tanto nella narrazione di un mondo irreale, nella propaganda più ignobile e smaccata e poi a volte si ritrovano a fare i conti con un insopportabile dato di realtà. Ed era patetico il collegamento del Tg5 con l’inviato Tito Giliberto costretto a comunicare che le elezioni in Ungheria le aveva nuovamente vinte Orban.
Sembrava di rivedere la povera Giovanna Botteri che annunciava la vittoria di Trump e si chiedeva come fosse stato possibile nonostante la dura battaglia, a senso unico, condotta dai giornalisti.
Così l’irriducibile Giliberto tentava la carta disperata della mezza verità. È vero che Orban ha vinto, ma solo con poco più del 50% dei voti. E ti lascia credere, in totale malafede, che il suo avversario tanto bravo, europeista, atlantista ed anti russo, abbia perso per una manciata di voti, magari a causa di brogli. Non è così, perché il candidato di Biden e di Ursula von der Leyen è staccato di una ventina di punti percentuali. Mentre l’estrema destra brutta e cattiva entra comunque in parlamento con una pattuglia di rappresentanti.
Insomma, una totale sconfitta per i chierici del pensiero unico obbligatorio. Ed allora il prode Tito che fa? Ti spiega che Orban è sì cattivo, ma è stato costretto ad accogliere i profughi ucraini. Ne accoglie molti di più di quelli che arrivano in Italia dove si preferiscono i nordafricani ed i sub sahariani. Non è chiaro chi abbia obbligato Orban, visto che si è trattato di una libera scelta umanitaria. Ma l’importante è far credere che gli ungheresi abbiano ceduto agli ordini di Bruxelles, della Nato, di Biden.
Meglio non raccontare, dunque, le dichiarazioni di Orban contro Soros, lo speculatore che in Italia viene spacciato per filantropo. Sono 12 anni – ironizza il presidente ungherese – che investe tanto denaro per far vincere i servi di Washington. E sono 12 anni che spreca il suo denaro. Quanto all’Unione europea, Orban spiega che la volontà del popolo ungherese ormai si vede pure sulla luna, magari riusciranno a vederla pure a Bruxelles.
A completare la giornata negativa dei media di regime arriva anche il risultato della Serbia. Anche in questo caso vince il candidato sbagliato. Ma si fa finta di niente: i serbi sono brutti, cattivi e filo putiniani..