Un’idea un concetto un’idea
Finché resta un’idea è soltanto un’astrazione
Se potessi mangiare un’idea
Avrei fatto la mia rivoluzione.
E no, a distanza di un anno Giorgia Meloni non ha fatto la rivoluzione. Neppure la sua rivoluzione. Perché per mangiarsi un’idea avrebbe dovuto averne almeno una. Invece, dopo il primo anno di potere – perché definirlo “di governo” è eccessivo – le idee continuano a latitare. E ci si può anche rassegnare ad una politica estera dettata da RimbanBiden. Pronti a ridere per come lady Garbatella, Tajani e Crosetto si arrampicheranno sugli specchi qualora dovesse vincere Trump alle prossime presidenziali. Ma è la totale mancanza di un’idea sulla società che vorrebbero che crea sacrosante preoccupazioni.
Perché è quell’idea che dovrebbe essere alla base di ogni scelta. Invece si prosegue tacconando. Intervenendo solo sulle emergenze, senza una visione strategica. Che può piacere o non piacere, ma deve esserci.
La Cina, ad esempio, sta sacrificando i consumi delle famiglie per puntare su investimenti per l’ammodernamento del Paese. Microchip, intelligenza artificiale, tecnologie avanzate. E riduce gli investimenti nell’Africa centromeridionale per aumentare quelli nell’Africa del Nord Ovest.
L’Italia, al contrario, non investe nell’innovazione, non investe in settori considerati strategici e non investe neppure sui consumi delle famiglie. Perché passare da una mancia all’altra, con cifre ridicole destinate ai più poveri e ai tanti che fingono di esserlo, non serve a nulla se non a sprecare il denaro pubblico. Perché i poveri restano poveri, i furbetti incassano, il ceto medio si impoverisce e riduce i consumi, le aziende non si sviluppano, il Paese non cresce.
Non dovrebbe essere difficile da capire. Neppure per chi ha una mentalità da commercialista, in stile Giorgetti. Forse è troppo complicato per Urso. E per chi è convinto che sostituire i negozi alimentari con i cassonetti dell’immondizia sia un’ottima idea per migliorare la salute.
Dunque si procede con l’emergenza. Con la drammatizzazione. Ed i pochi soldi a disposizione devono servire per la banda Zelensky. Non per scelta autonoma (non sia mai!) ma solo per ubbidire a Biden. Perché le idee non si acquistano al supermercato. Ed aver rinnegato quelle con cui si è cresciuti non determina lo sviluppo di idee nuove, originali. Il liberismo in versione Garbatella non funziona. Lo stile Maria Antonietta neppure. Seguire i balneari è riduttivo. E piazzare parenti ed amici su ogni poltrona, sedia o strapuntino non aiuta a far crescere il Pil, quando i famigli sono di infimo livello.
Certo, ci si può sempre consolare con la recessione tedesca, con la crisi africana della Francia. Ma gli italiani non mangiano con le disgrazie altrui.
E non si può nemmeno sperare che la sinistra continui ad affidarsi all’armocromata Schlein ed ai suoi fondamentali discorsi: “Tarapio tapioco! Prematurata la supercazzola o scherziamo?… Scusi, noi siamo in quattro, come se fosse antani anche per lei soltanto in due oppure in quattro anche scribai con cofandina, come antifurto, per esempio”. Sì, era il conte Mascetti, ma anche la compagna Elly potrebbe essere la protagonista di un nuovo episodio di Amici miei.