Dal 1949 l’USARCI rappresenta e tutela gli agenti di commercio italiani.
Oltre settant’anni di storia, ricchi di conquiste sindacali ottenute con il lavoro, la professionalità e la dedizione.
Siamo l’unica associazione indipendente di soli agenti di commercio a tutela della stessa Categoria.
Le adesioni contribuiscono a renderci più forti, rappresentando una concreta opportunità di tutela e supporto nella quotidianità della nostra professione.
Questi 4 mesi di fine 2023 saranno ricchi di sfide e di nuovi obiettivi, primo tra tutti l’aggiornamento degli Accordi Economici Collettivi in discussione con le case mandanti per aggiornare i nostri diritti, la nostra delegazione composta, oltre che dal Sottoscritto, dal Presidente Giovanni Di Pietro, dal Vice Presidente Massimo Azzolini e dal nostro Segretario Generale Antonello Marzolla, sta lavorando per sviluppare ed ampliare le proposte da presentare.
Uno degli impegni prioritari sarà quello di analizzare l’impatto che sta avendo e che avrà il “Commercio Elettronico” nel nostro settore, quello dell’intermediazione, non solo in termine di ricadute occupazionali ed economiche, ma anche in termini di qualità della promozione dei beni e dei servizi offerti alle aziende, oltre che nella conclusione degli affari. Sarà fondamentale chiarire, senza ulteriori interpretazioni, ciò che rientra nell’attività di agenzia.
Cercheremo di far rientrare nel diritto alle indennità di fine rapporto successive al pensionamento anche i soci delle società di persone, di ridefinire l’Indennità Meritocratica e del Patto di Non Concorrenza Post Contrattuale e proporremo di annullare la mancata erogazione delle indennità di fine rapporto a fronte di dimissioni di un agente non per giusta causa.
Inoltre riprenderemo a spingere le nostre proposte a suo tempo già portate all’attenzione delle istituzioni governative, come la Proposta della patente Professionale per la nostra categoria, o quella della piena deducibilità su Acquisto o Leasing sulle Auto e per ultimo una ulteriore tutela per gli agenti Monomandatari proponendo alle mandanti di non scendere sotto una soglia minima di provvigioni annuali individuata come reddito minimo lordo pari a tre volte la retribuzione lorda di un lavoratore dipendente di settimo livello.
Lotteremo per cambiare insieme il futuro degli agenti tutelando la nostra Professionalità!
L’ USARCI, è sempre e solo dalla parte degli Agenti
Vice Presidente Nazionale Vicario Usarci
Mauro Ristè
8 commenti
Bravi, tante belle parole solo per raggranellare nuovi iscritti. Aggiungete anche al vostro elenco che il nostro e’ un lavoro usurante.
Svegliatevi e portate a casa tutto cio’ che avete promesso e anche le ” signorine” si iscriveranno ad Usarci.
La cooperazione è l’unica strada che ci può portare ad essere tutelati …..
…siamo andati a votare nell’ultima elezione neanche il 30% !
Siamo bravi solo a criticare !
….la doppia contribuzione è una grande conquista …..e Te ne accorgi quando vai in pensione !
Concordo con Azzurra . Sono iscritto USARCI dal 2003 ma nulla di interessante ho visto in questi 20 anni. Belle parole, campagna elettorale per i posti in USARCI nazionale ed in ENASARCO , ma per il resto il nulla. I contratti collettivi hanno valore assai relativo perché possono essere cambiati in sede di trattativa privata. Nemmeno un minimo garantito in zone a zero di fatturato. Per non parlare della assurdità di dover versare due previdenze. Tutto segnalato in 20 anni alla mia sede di zoa. Risposte solamente ” politiche”
Grazie
Sono attivo come agente dal 1974 .
Iscritto Dal 1975 in USARCI. Sono ancora attivo come agente , secondo il mio capire che le aziende se attiviamo clienti. Quando attiviamo un cliente importante ci ringraziano ma poi ci diacono adesso andiamo avanti noi. Il contratto deve essere 10 anni di contratto. Poi si puo accettare ache meno. Ma non può decidere una azienda decidere quando vuole.. Per questo si deve attiviamo il contratto con le regole .
L’ENASARCO DA CHE PARTE STÀ?. È logico ché finché ci sono le industrie ..all’interno sarà difficile ma si deve fargli uscire anche se è troppo tardi cordiali saluti….a tutti voi.
IL SINDACATO USARCI, FA NIENTE PER AIUTARE GLI AGENTI COMMERCIO, CHE QUINDI RINUNCIANO A VERSARE LA QUOTA ANNUALE E NON SI ISCRIVONO!!! Quindi basta tante parole e progetti inutili, ascoltate gli agenti e chiedete a loro quali sono le vere necessità e perché vorrebbero essere meglio tutelati!!!
la pensione ENASARCO, pur con tanti difetti, è una risorsa aggiuntiva molto utile per avere un reddito per vivere dignitosamente.
,Con le normative attuali la pensione INPS fa veramente schifo, a fronte di tanti anni di contributi versati e di cifre importati, eroga una un sussidio irrisorio, una vera miseria!!!
Quindi l’ENASARCO va mantenuto e possibilmente migliorato.
SECONDO ME IL PROBLEMA NON E’ LA DOPPIA CONTRIBUZIONE INPS ED ENASARCO MA LE DIFFERENTI REGOLE TRAI DUE ENTI PERCHE’ VAI IN PENSIONE CON L’INPS MA NON CON L’ENASARCO QUINDI PERCEPISCI LA PENSIONE INPS MA DEVI CONTINUARE A VERSARE I CONTRIBUTI. I DUE ENTI DEVONO AVERE LE STESSE REGOLE
Buongiorno,
purtroppo mi devo accordare alle varie critiche che hanno riportato i miei colleghi, come ex iscritto all’USARCI di milano per 2 anni, a parte che nella sede non era presente mai nessuno, e ogni volta dovevo telefonare prima per poter fissare appuntamenti con gente con non ha mai dato una soluzione ai miei problemi.
Ma veniamo ai problemi della ns. categoria, dove l’unica parte che la fa da padrona e la ditta mandante, perchè in questi anni di crisi e covid noi come categoria non abbiamo potuto far valere i ns. diritti semplicemente perchè non abbiamo nessun diritto, se non il dovere di fatturare per portare i soldi a casa.
Un sindacato che non stabilisce almeno di base che anche noi abbiamo diritto ad avere tutele se non fatturiamo, se stiamo male, se l’azienda ci toglie il ns. fatturato, allora
non ha senso che esista. Le conquiste per la ns. categoria sono ancora agli albori, purtroppo, è il mondo della vendita è totalmente cambiato da 30 anni ad oggi.
Quindi se volete più iscritti io inizierei da un principio base, e cioè, se io porto una zona da 0 fatturato a 100000€ se voglio andare via perchè l’azienda mi contina ad aumentare i prezzi, mi vuole abbassare le provvigioni di qualsiasi entità, oppure non ho più stimoli per quella società, devo aver diritto ad andare alla concorrenza e la mandate deve riconoscermi il lavoro che ho fatto a prescindere dove vado a lavorare…….perchè i tempi sono cambiati prima questa categoria faceva parte della classe media, adesso sopravviviamo…..
Cordiali Saluti