Nei giorni scorsi alcuni poveretti, limitati ed ignoranti, hanno lordato le pareti della cappella all’Ara degli Arditi di Capriva del Friuli e distrutto le lapidi poste a ricordo degli Arditi a Sdricca di Manzano.
Ciò avveniva pochi giorni prima che si tenesse la cerimonia commemorativa del 31 luglio. Cerimonia che da commemorativa si è poi trasformata in una vera e propria riconsacrazione di questi luoghi che dovrebbero essere cari a tutti gli italiani, con ampia partecipazione di autorità civili, associazioni d’arma e anche del comandante della scuola incursori del IX Reggimento Col Moschin.
Le due lapidi, quella posta dai reduci nel 1938 e quella voluta nel 2017 dall’esercito italiano in occasione del centenario della creazione degli Arditi, sono state rapidamente riprodotte e verranno ricollocate nella sede originaria.
In realtà l’atto vandalico ha ottenuto l’effetto contrario a quello voluto poiché si è avuto un maggior afflusso di persone agli eventi programmati, richieste da tutta Italia per iscriversi alla Federazione Nazionale Arditi d’Italia e offerte di contributi di ogni tipo con l’obiettivo di restaurare le due targhe distrutte nonché di ricostruzione del comando della Scuola d’arditismo.
L’azione vile e infame ha prodotto la reazione contraria della vera Italia!
In attesa di vedere quali possibilità vi siano di ripristinare l’edificio di Sdricca, in questo momento un modo per essere d’aiuto sarebbe l’acquisto del libro “Italia o morte!”, le prime cento copie del quale sono state “bruciate” nella mattinata del 31 luglio nel corso della cerimonia di Sdricca.
A breve saranno disponibili altre cento copie numerate sempre della prima edizione e gli interessati possono scrivere in privato contattando la FNAI al suo sito facebook (https://www.facebook.com/fnai.arditi/) oppure alla mail fnai_trieste@libero.it.
L’opera, a cura del presidente nazionale della FNAI Massimiliano Ursini e di Andrea Castagnino, consta di 492 pagine ed è corredata da ben 500 immagini inedite; essa ripercorre la storia dell’associazionismo ardito dal 1919 al 2022.