Venezia potrebbe presto diventare la prima città “smoke free” d’Italia.
Al momento si tratta soltanto di un’idea, che però Luigi Brugnaro, sindaco della citta lagunare dal 1º giugno 2015, a capo di una coalizione riconducibile al centro destra, intende portare avanti.
La proposta è stata lanciata appena qualche giorno fa a palazzo Ducale in occasione di un convegno al quale partecipavano rappresentanti di città come New York, Mosca, Praga, Lisbona, Bilbao, Anversa e Montecarlo.
Proprio a New York da tempo il fumo è vietato nei parchi e in alcuni posti centrali, come Times Square, mentre a Tokyo e a Singapore è vietato fumare in tutte le zone centrali.
La proposta è interessante ma viene da chiedersi se sia la priorità per una città che è inquinata da orde di turisti che imbrattano quella che fu la Serenissima con montagne di rifiuti e, spesso, con la loro stessa presenza. Una realtà che chiunque può facilmente sperimentare visitando la città specialmente nel periodo estivo.
Tuttavia ci sono luoghi in cui non ci sono affollamenti, oasi di pace in cui il visitatore attento può ancora trovare la tranquillità di un tempo, quando il turismo di massa era ancora di là da venire.
Si tratta dei musei e di diverse chiese, luoghi sconosciuti al grande pubblico perché fortunatamente non pubblicizzati dai canali delle grandi catene turistiche nazionali e internazionali.
Davanti alle Gallerie dell’Accademia non vedrete mai le code chilometriche degli Uffizi di Firenze o dei Musei Vaticani. E all’interno si possono scoprire tesori di straordinaria bellezza e importanza culturale, dai teleri con le storie di Sant’Orsola di Vittore Carpaccio alla Tempesta del Giorgione.
A Palazzo Ducale, in una stanzetta raggiungibile solo su prenotazione (e non più di due volte al giorno) si trovano le Visioni dell’Aldilà di Hieronymus Bosch, gli unici due quadri presenti in Italia del grande fiammingo autore del Carro del Fieno e del Trittico delle Delizie.
Per entrare nella chiesa di Santa Maria dei Frari occorre pagare il biglietto, certo, ma una volta all’interno si può godere in santa pace la visione dell’Assunta di Tiziano o del trittico Madonna con Bambino e Santi di Giovanni Bellini, per altro custodita nella sacrestia, oppure il monumento funebre che Canova scolpì per se stesso.
E l’elenco potrebbe continuare con la chiesa dei Gesuati con la sua volta affrescata dal Tiepolo, o con la chiesetta di San Giorgio degli Schiavoni per visitare la quale è necessario rivolgersi ai responsabili dell’omonima confraternita: si avrà così l’opportunità di ammirare il ciclo di San Giorgio di Carpaccio, uno dei maggiori capolavori del Rinascimento non solo veneziano.
Insomma: bisogna provare, e avere un po’ di pazienza, per credere. Tanto le folle oceaniche che scendono dalle grandi navi o dai torpedoni andranno tutte a Rialto e in Piazza San Marco per farsi un selfie con i piccioni. E se volete fumare basterà evitare di farlo in questi luoghi o seguendo gli itinerari meno frequentati.