Maduro l’impresentabile è diventato Maduro il corteggiato. Non sono trascorsi neppure 4 anni da quando gli atlantisti si erano inventati, per compiacere Washington, il riconoscimento di Guaidò come presidente del Venezuela al posto di Nicolàs Maduro. Guaidò è svanito nel nulla, accompagnato da accuse di essersi intascato montagne di soldi atlantisti, ed ora tutti paiono aver scoperto che Maduro è bello, buono e intelligente. Prossimamente anche biondo, non si sa mai.
E dopo il sostegno del gruppo dei “cattivi” (a partire da Iran, Russia e Cina), sono arrivate le avances dei “buoni” per antonomasia, gli statunitensi. Ma Caracas pensa soprattutto ad approfittare del momento particolarmente favorevole. E dopo la vittoria di Gustavo Petro in Colombia, primo presidente della sinistra nel Paese, Caracas e Bogotà stanno andando d’amore e d’accordo e si stanno preparando a rimettere in funzione il gasdotto Antonio Ricaurte, chiuso da quasi 10 anni.
Secondo Agcnews, il Venezuela esporterebbe circa 700mila metri cubi di gas in Colombia. E per aiutare l’economia di Bogotà, ma con ricadute positive sull’intera area, Caracas potrebbe vendere il gas ad un prezzo inferiore a quello di mercato. Rilanciando, dunque, l’industria ed anche l’agricoltura colombiana. D’altronde le regole dell’economia di mercato sono ormai saltate praticamente ovunque. A partire dagli Stati Uniti con un programma di colossali aiuti di Stato alle aziende impegnate nella transizione ecologica. In modo tale da spazzare via la concorrenza europea, già alle prese con l’inflazione provocata dagli “amici” americani per distruggere il potere d’acquisto delle famiglie europee, riducendo drasticamente i consumi interni.
Nel frattempo Mosca vende gas e petrolio a Cina, India, Iran e Turchia a prezzi ridotti. Per cui gli unici a pagare cifre assurde per l’energia restano i Paesi dei maggiordomi europei di Biden. Dunque gli accordi tra Venezuela e Colombia non devono stupire. Con la consapevolezza che le macroaree beneficiano della crescita dei singoli territori. Inoltre Petro aveva promesso, in campagna elettorale, di non incrementare l’estrazione di gas e petrolio, in modo da tutelare l’ambiente. Ed acquistare gas venezuelano a prezzi scontati permetterebbe anche di mantenere le promesse.