C’è voglia di opposizione. Nonostante il sempre più vergognoso servilismo dei media di regime, aumenta l’insoddisfazione nei confronti dell’ammucchiata di governo. E, paradossalmente, questo danneggia Meloni e Fdi. Perché sino ad ieri la destra meloniana rappresentava l’unica opposizione all’esecutivo guidato da Sua Divinità Mario Draghi. E, dunque, Fdi registrava continui incrementi dei consensi nei sondaggi.
Ora, però, il Movimento 5(mila) poltrone ha imboccato la strada del “sostegno critico”, ringalluzzendo le proprie truppe. Convinte, a torto, di una ritrovata forza trasgressiva. Mentre, in realtà, l’unica contestazione riguarda l’eventuale riforma della giustizia, con i pentapoltronati impegnati a difendere i giudici che sbagliano, quelli pigri, quelli di dubbia trasparenza. Non è che sia proprio una grande opposizione, ma alle truppe pentapoltronate è stata sufficiente per ricompattarsi. Una voglia di opposizione confermata anche dall’esito delle poco frequentate primarie online del Movimento a Torino.
I rari votanti hanno scelto Valentina Sganga come candidata a sindaco della capitale subalpina. Cioè la consigliera che più si era battuta per evitare l’alleanza con Stefano Lo Russo, candidato del Pd. Ovviamente il gran rifiuto vale per il primo turno mentre si guarda con interesse alla discesa dello Spirito Santo che, nei 15 giorni di attesa del ballottaggio, trasformerà il candidato piddino nel principe azzurro da sostenere ad ogni costo.
Questi, però, sono i consueti squallidi giochi di potere. Utili per spingere sempre più elettori verso l’astensione. D’altronde anche sul fronte del centrodestra si assiste ad imbarazzanti conversioni a U. Imbarazzanti non per Damilano, che ovviamente deve ampliare la platea dei sostenitori, ma per chi cerca di saltare sul carro del possibile vincitore.
Nessun problema per la ricomparsa di quei socialisti che erano già transitati per Forza Italia, ancor più facile e comprensibile il recupero di ex liberali critici. Ancora accettabile il coinvolgimento di ex democristiani in cerca di poltroncine, a partire dai seguaci della sinistra di Donat Cattin: Mino Giachino aveva da tanti anni indicato la strada del centrodestra che è molto meno lontana di quanto sembri.
Ma i transfughi dal Pd sono francamente imbarazzanti. È vero che pur di vincere ci si può turare il naso, però in prospettiva l’olezzo di chi è a caccia di sistemazione rischia di diventare insopportabile. Perché non basta vincere, occorre anche governare. La spartizione del potere aiuta a non sentire certi odori, ma non aiuta nella visione unitaria del futuro di Torino.
2 commenti
A Torino la sinistra PD e 5 STELLE hanno fatto un pessimo servizio., creano una povertà diffusa.
I nostri pessimi politici di sinistra non sono riusciti a mantenere l’occupazione e adesso la FIAT ha trasferito tutte le attività all’estero
La prima azienda Italiana, già da alcuni anni, preferisce produrre le auto all’estero, perché in questo modo paga tesse irrisorie !!!
In Italia la disoccupazione è dilagante, ma gli attuali incapaci politici del movimento 5 stelle hanno creato i sussidi come unica possibilità di sopravvivenza.
Abbiamo la necessità di creare una vera occupazione, permettendo alle aziende di ottenere le condizioni favorevoli all’insediamenti industriali
Nelle prossime elezioni occorrerà scegliere solo politici competenti che sappiano copiare quanto viene fatto nelle nazioni più competitive.
A Torino la sinistra PD e 5 STELLE hanno fatto un pessimo servizio., creano una povertà diffusa.
I nostri pessimi politici di sinistra non sono riusciti a mantenere l’occupazione e adesso la FIAT ha trasferito tutte le attività all’estero
La prima azienda Italiana, già da alcuni anni, preferisce produrre le auto all’estero, perché in questo modo paga tasse irrisorie !!!
In Italia la disoccupazione è dilagante, ma gli attuali incapaci politici del movimento 5 stelle hanno creato i sussidi come unica possibilità di sopravvivenza.
Abbiamo la necessità di creare una vera occupazione, permettendo alle aziende di ottenere le condizioni favorevoli all’insediamenti industriali
Nelle prossime elezioni occorrerà scegliere solo politici competenti che sappiano copiare quanto viene fatto nelle nazioni più competitive.