I burattinai di Biden si sono accorti che, nello scontro tra Washington ed il resto del mondo, non è sufficiente disporre di maggiordomi europei. Soprattutto perché elementi patetici come Ursula von der Leyen saranno anche fedeli e scodinzolanti, però sono del tutto inutili a causa della ridotte qualità. Dunque occorre andare oltre. E il modello, per l’imperialismo statunitense, non può che essere quello degli ex colonialisti britannici: il Commonwealth.
Da imporre ai vari Paesi europei, rendendo completamente superflua una sovrastruttura come l’Unione europea. Si comincerà con gli Stati più allineati, dunque con la Polonia, per poi passare ai Baltici e spostarsi successivamente verso occidente, dove Washington può contare sull’obbedienza pronta cieca ed assoluta di buona parte dei politici italiani, in ogni schieramento. Restano gli ostacoli, per il momento, di Germania e soprattutto Francia. Ma gli ostacoli possono sempre venire rimossi, in un modo o nell’altro. Un attentato, uno scandalo, una inchiesta ben manovrata da Oltreoceano. L’Italia ha ben dimostrato – dal caso Mattei a Tangentopoli passando per Moro e gli anni di piombo – che si può operare impunemente.
L’importante è far passare l’idea che il “fortino atlantista” sia assediato da un mondo brutto e cattivo e che, dunque, sia indispensabile compattarsi affidando la guida ad un uomo solo al comando. E, casualmente, quell’uomo siede alla Casa Bianca.
Dunque si intensificheranno le offensive mediatiche contro i cattivissimi russi, contro i pericolosi cinesi, i doppiogiochisti indiani, i perfidi arabi, gli inaffidabili africani, gli insolenti latinoamericani. Tutto un mondo nemico della democrazia occidentale, della libertà di affittare uteri e di spacciare droga, di sfruttare i lavoratori ma solo in nome della democrazia. Di controllare informazione e pensiero ma solo attraverso il ministero della Verità.
Ovviamente far parte di questo nuovo Commonwealth dell’Atlantico al Pacifico comporterà dei piccoli sacrifici. Ma nel nome della libertà americana si potranno ben affrontare. Un po’ più di povertà per gli europei, ma poca poca. D’altronde bisogna che gli oligarchi statunitensi si rafforzino ulteriormente, dunque qualcuno dovrà rimetterci. Basta con i prodotti cinesi di scarsa qualità ed a basso prezzo! Arriveranno i prodotti statunitensi di scarsa qualità ma a prezzi elevati. È il fascino del padrone, bellezza.
Basta con quelle abitudini superate e fastidiose del cibo tradizionale, dei prodotti tipici. I servi europei mangeranno felici la carne statunitense imbottita di estrogeni, e poi quella prodotta in laboratorio. Pizza all’ananas e formaggi senza latte, vino senza uva e cioccolato senza cacao. D’altronde i maggiordomi dell’Ue hanno già ben lavorato su questo fronte.
Ovviamente inizierà una campagna mediatica contro le auto indiane, a basso costo, che hanno cominciato ad affacciarsi in Europa. Si dimostrerà che sono poco sicure. E poi cosa se ne fanno, gli europei, delle auto? Inquinano e drenano risorse che devono essere destinate all’acquisto di armi e di merci statunitensi. Il turismo degli europei sarà eliminato, per lasciar spazio ai visitatori yankee che riprenderanno il Gran Tour ma senza un briciolo di cultura. Anche perché, questa fastidiosa cultura europea infastidisce i sostenitori della cancel culture. Magari si potrebbero spianare i Fori Imperiali e l’Acropoli, simboli di una potenza del passato che deve essere dimenticata.