C’è chi, agli arresti domiciliari per Covid, si è rintanato nella cuccia uscendo sul balcone solo per denunciare chi usciva a far la spesa; e ci sono gli spiriti liberi che hanno vissuto la reclusione con la disperata voglia di aria, di verde, di libertà.
Ma dal momento che passeggiare nei parchi era diventato un crimine nella realtà distorta del lìder minimo e dei suoi dittatorelli, ci si è dovuti accontentare dei vasi sul balcone.
Anna Chiusano, però, è andata oltre ed ha creato un blog (webgarden.blog) con cui ha reso possibili meravigliose passeggiate nel verde e tra i fiori. Passeggiate quasi sempre impossibili nella realtà poiché, per lei, si sono spalancati cancelli di parchi e giardini privati che non sono accessibili a turisti ed appassionati. Ci sono però anche parchi aperti al pubblico, dall’Oasi Zenga alle Isole Borromee.
Un lavoro impegnativo, realizzato con la collaborazione ed i consigli di Marco Beck Peccoz, Alessandra Giani, Zizzi Accame, Paolo Pejrone, Dario Fusaro.
Le meraviglie del “dietro le quinte”, di ville e dimore che, spesso, non sono sparse per la campagna ma sono immerse nel pieno centro delle città. Invisibili, quasi, dall’esterno ma che al proprio interno racchiudono il lavoro prezioso di giardinieri che sono veri e propri artisti.
Passeggiate che appagano gli occhi ed aprono anche i cuori alla speranza. Perché sino a quando esisteranno persone che amano il bello e lavorano per conservarlo, ci sarà la possibilità di evitare di precipitare nei non luoghi dei centri commerciali, dei casermoni osceni delle periferie, nell’orrore del futuro imposto dagli oikofobi che vogliono distruggere una civiltà per sostituirla con il nulla.