Pozzallo è, come si suol dire, una ridente cittadina in provincia di Ragusa. Regione Sicilia, per essere precisi. Perché ci sarebbe un’altra Ragusa, ben più a Nordest. Anche se le hanno cambiato nome…
Comunque, non saprei dire perché la bella Pozzallo possa essere ridente…ma ormai è chiaro che, se non ride, fa ridere gli altri. Anzi, fa letteralmente sganasciare dalle risate…
Notizia di queste ore. A Pozzallo si addobbano le strade con le luminarie. Al centro delle quali campeggia e brilla una gigantesca: Xmas. Che sta per Natale, ovviamente.
Ad essere sincero, non amo questa abbreviazione giunta dagli States. Dove la lingua di Shakespeare è stata progressivamente ridotta ad un gergo sincopato . Più… economico e veloce, certo. Ma, anche, orrendamente cacofonico.
E per essere ancora più schietto, mi infastidisce l’abuso di anglicismi ed americanismi dove esistono parole italiane. Nessuna battaglia della lingua alla Starace, per carità. Anche se, poi, tutti i torti non ce li aveva, visto che la subalternità linguistica è sempre veicolo di altre subordinazioni…
Comunque, perché scrivere Christmas, o peggio Xmas, quando sì può scrivere Natale? Che è più bello, e più chiaro a tutti. Così almeno ci si ricorda cosa rappresenta. Una nascita.
Alla notizia che il buon popolo di Pozzallo era insorto contro quella Xmas luminosa, mi sono, dunque, per un momento illuso. Illuso che stesse per avere inizio una battaglia per la difesa della nostra lingua, della nostra cultura, delle nostre tradizioni. Insomma, che fossero cominciati dei nuovi Vespri Siciliani contro l’odierna tirannide angioina.
Illusione di breve, brevissima durata. Perché ho subito capitò che “il buon Popolo” non c’entrava proprio un beneamato tubo. A insorgere erano state le locali associazioni antifasciste, ANPI in testa, gli intellettuali sempre pronti a sposare le cause più astruse e balzane, i partiti di sinistra. O, per lo meno, ciò che ne resta dopo le ultime elezioni..
La ragione? La scritta Xmas evoca lo spettro della Decima Mas di Junio Valerio Borghese. Il Principe Nero per antonomasia.
Probabilmente i censori dì Pozzallo, fino all’altro ieri, manco sapevano cosa fosse la XMAS, quale la sua storia, quali i suoi simboli. E probabilmente ancora non lo sanno. Però c’è stata la storia di Montesano. Con la maglietta della Decima esibita, improvvidamente, a Ballando. Lo sventurato attore, certamente, credeva trattarsi di maglietta natalizia…e dopo lo scandalo è andato di corsa in pellegrinaggio dal presidente dell’ANPI. L’unica autorità evidentemente deputata a decidere quali magliette si possono indossare. E quali no.
Per inciso ricordo che L’ANPI è l’associazione dei partigiani d’Italia. I cui membri devono avere scoperto il segreto dell’immortalità, visto che, fatti i debiti conti, i più giovani partigiani, oggi, non possono avere meno di 93 anni…
Comunque, il Sindaco di Pozzallo, ex PD ora eletto da PSI più civiche, si è affrettato a rimuovere l’infame insegna. Dicendosi amareggiato perché è stata messa in dubbio la sua, lunga, militanza antifascista. Evidentemente anche lui è un ultracentenario….
Oggi è la prima domenica di avvento. Però sembra di essere in pieno Carnevale. E di assistere ad una, sempre più assurda, farsa.
Perciò….buon Carnevale a tutti..
1 commento
La prima foto, quella con le due ragazze, è stata scattata a Lecce (Fontana di piazza Mazzini) 4/5 anni fa, suscitando le stesse polemiche. E, anche qui, il sindaco fece togliere la X… Partigiani ovunque…