I social network e le “challenge”, sfide, quasi sempre pericolose, intraprese per vincere qualcosa o conquistare follower. A Casal Palocco, Roma, il suv guidato dallo youtuber Matteo Di Pietro ha travolto l’auto su cui viaggiava il piccolo Manuel di 5 anni, uccidendolo. Nel caso dell’incidente di Casal Palocco la sfida del collettivo The Borderline era “stare per 50 ore su una Lamborghini”.
Gli youtuber iniziano giovanissimi, il loro obiettivo è guadagnare molto, per loro i follower significano abbonamenti, clic, in poche parole, soldi. In molti casi, ci troviamo davanti a hobby, passatempi diventati in seguito, per i forti introiti, un lavoro vero. Spesso la corsa ai follower, che garantiscono forti proventi, fa perdere la percezione della realtà oltre lo schermo.
L’esempio di Mr Beast, youtuber da 161 milioni di follower sparsi in tutto il mondo e creatore delle sfide estreme, ha spinto i The Borderline a promuovere challenge come ‘L’ultimo che esce dal fango’, ‘Sopravvivo 50 ore in isolamento’ e cose del genere, ed erano seguitissimi. Il giorno dell’incidente l’obiettivo era di stare alcuni giorni su un Suv Lamborghini. Ma ciò che appare più grave è che, oltre al rischio insito nel tentare imprese estreme, c’è anche quello dell’emulazione, perchè le challenge, come appena detto, sono molto seguite, soprattutto dai più giovani.
Vi è un ddl, in fase di elaborazione della Lega, e avrebbe come destinazione anche i minorenni e punirebbe chiunque diffonda contenuti video illeciti, estremi e violenti sui social che possano indurre qualsiasi emulazione. Il disegno di legge, come ha spiegato il sottosegretario leghista Andrea Ostellari a Il Messaggero, sarà utile per contenere un fenomeno sempre più diffuso ed emulato da giovani e giovanissimi, che potrebbe essere esteso non solo ai maggiori di 18 anni, ma anche ai minori, visto che già dall’età di 14 anni possono usare i social con un proprio account, anche se spesso ci sono parecchi casi di iscrizioni anche a 11/12 anni.
Adesso i TheBorderline non potranno più guadagnare dal loro canale, non potranno quindi più monetizzare nemmeno dai vecchi filmati ancora online. E’ quanto afferma un portavoce di YouTube in una nota in merito alla vicenda dell’incidente avvenuto la scorsa settimana a Casal polacco a Roma: “siamo profondamente addolorati per la tragedia. Abbiamo rimosso gli annunci dal canale The Borderline in conformità con le nostre norme sulla responsabilità dei creator dopo dei comportamenti dannosi per la community di YouTube. Ogni creator di YouTube dovrebbe essere responsabile sia dentro che fuori dalla piattaforma. Di conseguenza questo canale non può più guadagnare dalla pubblicità”. Per Matteo Di Pietro, giovane di 20 anni, con l’accusa di omicidio stradale, oltre la sparizione dai social, questa triste vicenda, è costata la fuga da Roma, dopo le reiterate minacce di morte che gli sono arrivate nei giorni successivi all’incidente.