Interpellata in uno degli ultimi simpatici articoli di ElectoMag, rispondo con il decalogo estivo del buon escursionista di montagna secondo me. Che cosa portare?
1) Scarpe o scarponcini in suola Vibram: per quanto affezionati agli scarponi di cuoio con cui vostro nonno vi ha decantato la conquista di rinomate cime o di memorabili sbornie in piola, oppure alle vostre converse all stars modaiole, lasciatele a casa per qualsiasi sentiero da escursionista più o meno esperto desideriate intraprendere. Ricordate di camminare senza fretta ma senza sosta!
2) Zaino: per le escursioni in giornata non avrete bisogno né di un borsone da spiaggia né di uno zaino in stile spedizione himalayana. Basta uno zainetto come quelli per la scuola che distribuiscono bene il peso sulle spalle e vi lasciano liberi gli arti anteriori. A tale proposito, l’uso dei bastoncini è del tutto discrezionale.
3) Abbigliamento: partendo dal basso, un paio di calzini che coprono la caviglia, potrebbero risultare utili sia in caso di sassolini che di zecche o piante urticanti. Se non andate su ghiacchiaio, vanno bene i calzoncini corti ma se andate sulla neve i pantaloni lunghi anche se leggeri sono utili in caso di scivolamento per evitare abrasioni e ustioni da ghiaccio. Una maglietta termica a maniche corte o lunghe che fa traspirare il sudore e infine un pile o similare da tenere nello zaino insieme a un guscio antivento e antipioggia o, se su ghiacciaio, un piumino.
4) Sole: non dimenticate la crema solare per la pelle e di proteggere le vostre labbra, un paio di occhiali da sole per gli occhi e un cappellino con visiera utile anche in caso di pioggia (un berretto di lana con guantini sono vivamente consigliati invece per escursioni sopra i 3000 metri).
5) Nello zaino, che non è un cesto da pic-nic, può essere utile portare con sé una bottiglietta d’acqua con o senza sali o un thermos di the, un paio di barrette e un panino. Anche un pezzetto di cioccolato. Il genepy o qualsiasi tipo di alcolico ve lo raccomanderei al ritorno dalla gita e non solo perché l’alcol è un vaso dilatatore… ma si sa che le usanze montagnine sono dure a morire. Suggerisco anche un telo termico, un piccolo kit delle emergenze e un coltellino svizzero. Il cellulare sì sempre ma non tanto per le foto: se avete la sfortuna di trovarvi in difficoltà, almeno magari avrete la fortuna che il vostro telefono abbia campo per potere chiamare i soccorsi (non parenti e amici, quello dopo).
6) Compagnia: in montagna cercate di non andarci mai da soli sia per il divertimento che per la vostra sicurezza.
7) Meteo: consultate il bollettino meteo, ormai molto attendibile. Non tirate i dati né sfidate la sorte: le montagne sanno aspettare.
8) Rispetto della natura: quando andate in montagna, ricordate che siete come ospiti che ci tengono a fare bella figura. Qualsiasi rifiuto mettetevelo nello zaino e portatelo a valle con voi, dove lo butterete. Se ve la sentite, non solo i vostri: raccogliete cartacce e bottigliette vuote, non hanno alcun peso e darete un grande contributo. Non inseguite gli animali per un selfie e non urlate: li spaventereste e la vostra gita perderebbe la magia del silenzio. Non raccogliete i fiori solo perché vi piacciono e li volete mettere nei capelli o regalarli alla fidanzata. Apprezzateli lasciandoli vivere lì dove sono.
9) Ambiente circostante: può essere che incontrerete con i vostri amici altre persome lungo il percorso. Fateci caso, potrebbero avere bisogno di voi e viceversa…non si mai. Mantenete viva l’usanza di salutare le persone che incontrate, ricordando che la precenza su sentieri stretta ce l’ha chi sale.
10) Buon senso: eh sì, come ultima cosa ma più importante non dimenticate di portare con voi il comune buon senso.
Buone gite!