L’arte è, anche, provocazione. E quella di Giulio Zanet, con Paintwear, è indubbiamente una provocazione. In mostra al museo civico Olmo di Savigliano, dal 24 giugno al 9 luglio, a fianco di una bellissima e classica gipsoteca che accoglie, tra l’altro, i gessi del fregio che orna l’aula del senato. La scelta dell’artista di Colleretto Castelnuovo (nel Canavese) è invece legata alla collaborazione con Trucco Tessile che festeggia i 70 anni +1 di attività.
Zanet ha chiesto ai clienti della Trucco, specializzata in pigiami ed in capi di intimo, di riconsegnare i pigiami vecchi. E li ha trasformati in opere d’arte che, tra l’altro, verranno messe all’asta il 23 giugno per finanziare un’iniziativa benefica.
“Da sempre – spiega Zanet – nel mio lavoro non solo amo sperimentare diversi tipi di supporti, dipingendo su tela, carta, metallo, pvc e tessuti, ma guardo anche con interesse al riuso come fonte di ispirazione, utilizzando materiali in qualche modo di scarto o recuperati. In questo specifico progetto, il tessuto dei pigiami, oltre ad essere supporto per la pittura, ne diventa anche materia. La sfida è quella di provare a dipingere con i tessuti, creando così composizioni nuove e tridimensionali che diventano quasi dei bassorilievi”.
Un percorso artistico in cui “i colori, le texture e la “mano” dei tessuti hanno rappresentato una forte spinta creativa, andando a smuovere tutti i sensi e a stimolare la mia fame di sperimentazione. Quello che mi ha molto stimolato è stato vedere e capire come la superficie su cui lavoro reagisca. La materia è elemento vivo da cui si ricavano input e risultati diversi, raramente prevedibili e sempre sorprendenti. Nel caso di questo progetto ancora di più, perché mi sono limitato nella pittura dando molto spazio al materiale”.
E proprio il materiale è un altro elemento di provocazione. Perché nel momento in cui il politicamente corretto impone di riciclare e riutilizzare il materiale tessile in nome della sostenibilità ambientale, con il risultato di far crescere le produzioni sintetiche, Trucco ha scelto per i propri marchi (Alpina, Julipet e Boglietti) una strada opposta: fibre naturali (lana, cotone, seta, lino) che durano più a lungo. Dunque senza bisogno di riciclare un prodotto con una vita che prosegue senza problemi per molti e molti anni.
Prima, ovviamente, di trasformarsi in un’opera d’arte da esporre dopo essere stata un’opera d’arte da indossare.