“Paradiso Occidente”, il libro di Stefano Zecchi (edito da Mondadori) che l’autore presenterà domani al Monterosa Terme nell’ambito delle iniziative di Ayas Cultura, rappresenta una provocazione già nel titolo. Occidente? Quale Occidente?
L’unica risposta ammessa dal pensiero unico obbligatorio è che l’Occidente è il modello di consumismo statunitense.
Vietato pensare che possa essere la tradizione greco-romana o quella celto-germanica, non accettabile neppure l’Europa carolingia, l’impero e le piccole ma dinamiche realtà locali, i Comuni e le signorie, il sogno di Napoleone.
Zecchi, però, se ne frega del pensiero unico obbligatorio e rappresenta un Occidente che ha queste radici. E, nel contesto globale, proprio queste radici hanno fatto dell’Europa il paradiso in terra per disperati che disprezzano queste tradizioni europee ma prendono d’assalto l’Italia per entrare a godere i frutti del paradiso.
Un incontro ricco di spunti, di provocazioni anche.
Ben diverso dalle recite organizzate a Courmayeur per offrire una passerella agli eterni De Rita, Deaglio e consorte (che sarebbe poi la non rimpianta Elsa Fornero). I soliti noti che ripetono sempre le medesime cose agli stessi anziani villeggianti felici di condividere le strade del paese con siffatti personaggi. Il medesimo copione tutti gli anni, i medesimi personaggi. Il rinnovamento, anche delle idee, è vietato a Courmayeur.
Non sarà certo un caso se gli immancabili servizi del Tg valdostano e le foto del quotidiano locale riprendono un pubblico sempre più anziano, sempre più scontato.
D’altronde chi può ancora sprecare il tempo di un aperitivo per farsi illuminare d’immenso da Elsa la Belva o dal noiosissimo consorte? Chi ha ancora bisogno dei consueti ritratti degli italiani presentati da De Rita?
La Valle d’Aosta ha bisogno di una rivoluzione culturale immediata e radicale. Superando le banalità dei soliti personaggi che non hanno più nulla da dire e continuano a dirlo ugualmente. Con iniziative di questo tipo non si attrae turismo e non si aiuta la cultura. Forse si aiuta l’ego di qualcuno che cerca ancora un pubblico e che non se la sente di partecipare all’Isola dei famosi o al Grande Fratello Vip.
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