Zia Daniela è pronta a governare la Lombardia. Sì, ufficialmente il presidente della più ricca regione italiana sarà il leghista Attilio Fontana, ma a comandare sarà lei, Daniela Garnero ex coniugata Santanché. Diventata “zia Daniela” da quando è entrata a far parte del circolo esclusivo di lady Garbatella. Dopo aver conquistato il cuore della piccola di famiglia.
Un asse romano-milanese (perché ormai Cuneo è lontana per zia Daniela) che diventa anche un asse crosettiano-ciellino. Non proprio una garanzia per i lombardi, ma se l’alternativa è rappresentata dal compagno Majorino, allora molti si tureranno il naso e si rassegneranno al (forse) meno peggio. Con la prospettiva di ritrovarsi anche, come assessore tecnico, quel Romano La Russa che da qualche parte bisogna pur piazzare. Evitandogli brutte figure nelle urne.
Sarà anche l’ultima campagna elettorale sostenuta dal Giornale di Paolo Berlusconi, ormai pronto a passare la mano ed a liberarsi di un badò costoso ed inutile. Peccato che, nel pacchetto, rientri anche il Giornale.it che – grazie ad Andrea Indini – ha garantito lettori ed introiti.
Però va bene così. La Lombardia è chiamata a dimostrare che una società civile efficiente riesce ad essere vincente – a livello internazionale – nonostante una classe politica deprimente. Se la Lega avesse un briciolo di capacità di analisi e di comunicazione potrebbe utilizzare questo modello, di successo, per sostenere l’utilità di una autonomia regionale estesa a tutti. Invece l’unico obiettivo sarà quello di non farsi ridurre ai minimi termini da zia Daniela e dai ciellini. Conservando qualche assessorato di peso. E convincendo zia Daniela a concedere qualche osso da sgagnare..